15-03-2015 Paola Pierotti 5 minuti

Dal TownHouse Duomo a Expo. E’ il ’networking’ la carta vincente di Alessandro Rosso

Intervista all’architetto Fernando Cristobal Cordero. Il gruppo è coinvolto nella costruzione e allestimento dei padiglioni della Repubblica cinese, di Kuwait e Turchia

"Il Wecc è un club, un’associazione senza scopo di lucro voluta da Alessandro Rosso con l’intento di collaborare con tutti i commissari provenienti dai diversi paesi che una volta coinvolti nel progetto non sapevano come organizzarsi. Networking per trovare ditte e soluzioni migliori, per far incontrare chi ha interesse a comprare servizi o prodotti con chi vuole venderli"

Fernando Cristobal Cordero

Alessandro Rosso Group ha chiuso il 2014 con un +24% e per il 2015 anche grazie ad Expo conta di raggiungere un +550%. La società è nata nel 2002 da un gruppo di professionisti con trent’anni di esperienza nel settore dell’incentivazione e negli anni ha acquisito diverse aziende specializzate ampliando il suo core business, dagli eventi ai viaggi, dai progetti di comunicazione al costruito. Alessandro Rosso Group ha appena inaugurato 14 suites affacciate sul Duomo di Milano, progettate da altrettanti architetti italiani (TownHouse Duomo by Seven Stars), nel 2014 ha promosso la creazione di un club dedicato ai commissari Expo, ed è presente nel cantiere di Rho Pero a fianco di Turchia, Kuwait e Cina. Per il settore aziendale strettamente connesso alla progettazione, Alessandro Rosso ha scelto un architetto come suo braccio destro: Fernando Cristobal Cordero, italo-argentino da 30 anni a Milano, è Ad di ARosso Construction&Management e ha conosciuto l’imprenditore dopo aver lavorato diversi anni come libero professionista e aver seguito per una decina d’anni la Fondazione Feltrinelli.

Architetto, come è arrivato Alessandro Rosso Group nel cantiere di Expo?
Nel 2013 all’interno del gruppo è stato creato un nuovo ramo d’azienda, Unique Europa, nato dall’esperienza di Unique, società specializzata nell’allestimento di interi padiglioni fieristici, fondata a Pechino nel 1998 e di Alessandro Rosso Group. Forte dell’esperienza acquisita con la costruzione di dieci padiglioni per Expo Shanghai 2010, Unique Europa ha intercettato diverse opportunità per l’allestimento di padiglioni e stand per Expo Milano 2015.

In vista di Expo la holding di agenzie Alessandro Rosso Group è impegnata su diversi fronti, dalla vendita di biglietti alla creazione di pacchetti turistici per visitatori e aziende internazionali. Quali attività riguardano il network e il mondo delle costruzioni?
Alessandro Rosso ha promosso la creazione di un club per i commissari di Expo. Si chiama Wecc – World Expo Commissioners Club e ha sede in Piazza Duomo 21 (www.expocommissionersclub.com) con l’obiettivo di fare rete tra i diversi Paesi e condividere le esperienze, prima e durante l’Expo e a seguire, per le Esposizioni Universali future. Stiamo già pianificando l’Expo di Antalya (Turchia) 2016, Astana (Kazakistan) 2018, e Dubai 2020.

Il Wecc è un’associazione senza scopo di lucro ed è stato costituito con l’intento di collaborare con tutti i commissari che non sapevano come organizzarsi, per trovare ditte e soluzioni migliori. Il motore di questa idea è proprio Alessandro Rosso che voleva riuscire a far incontrare chi ha interesse a comprare servizi o prodotti con chi vuole venderli.

In questo contesto sono nati i vostri incarichi per alcuni padiglioni nell’area Expo?
E’ nata qui ad esempio la nostra collaborazione con il padiglione per la Cina, per cui stiamo curando l’allestimento insieme a Bodino Engineering. E a seguire è partito il contatto con il padiglione della Turchia che sembrava non fosse intenzionata a partecipare all’Esposizione invece all’ultimo momento ha dato l’ok per realizzare 4200 mq di superficie in due mesi. A dicembre 2014 non avevamo ancora in mano un progetto esecutivo: abbiamo dovuto correre per arrivare in cantiere con un progetto che prevede l’uso di 270mila kg di ferro.

Che ruolo avete per la Cina e per la Turchia?
Per la Turchia siamo general contractor mentre per la Cina lavoriamo con Bodino che ha ingegnerizzato il progetto e noi ci occupiamo dell'allestimento.

Siamo impegnati anche per un’attività di management con il Padiglione del Kuwait: Alessandro Rosso ha una grande passione per il tema delle cucine e seguendo questo filone per il Kuwait stiamo sviluppando un progetto che riguarda l’ospitalità e la gestione del ristorante. Proveremo a sviluppare questo tema anche per la Turchia.

La holding si occupa di diversi settori, è una passione quella di Alessandro Rosso per il mondo del costruito?
Assolutamente, gli piace il costruire e vedere una cosa che nasce da zero e si va adattando. Il lavoro fatto per la Galleria Vittorio Emanuele è andato via via intensificandosi: oggi è un salotto della città.

Il Wecc ha sede proprio nella Galleria Vittorio Emanuele dove qualche giorno fa è stato inaugurato il nuovo hotel TownHouse Duomo di Seven Stars?
Si prima dell’hotel è arrivata la sede del Club per i commissari e in coincidenza dell’apertura di Expo Alessandro Rosso inaugurerà un museo dei vetri sopra la Galleria Vittorio Emanuele con una passerella sospesa che caratterizzerà l’esposizione anche all’aperto. Il progetto è stato studiato in stretto accordo con la Soprintendenza: 500 metri di passeggiata sopra i tetti della Galleria da piazza Duomo a piazza della Scala. I promotori dell’iniziativa sono Seven Stars Galleria e Alessandro Rosso Group proprietario del lussuoso hotel a sette stelle.

Quante persone lavorano per la holding Alessandro Rosso Group e quante sono impegnate nell’area ‘costruzione’ per Expo?
Su 300 persone totali circa 25 sono impegnate nei progetti che riguardano Expo.

Avete una nuova sede..
Recentemente ci siamo spostati all’interno dell’ex Manifattura Tabacchi di Milano, accanto al museo del Cinema, con uffici distribuiti su una superficie di di 6mila mq e una sala polivalente per eventi da 900 mq.

Che idea si è fatto del cantiere Expo?
Molto stressante perchè bisogna fare grandi cose in poco tempo. Ma stimolante. Ora che il cantiere è davvero a buon punto si vedono interessanti esempi di architettura contemporanea, sarà un bellissimo evento a scala mondiale.

Building, Operation and Management. Your way to Expo. Con queste tre competenze ARosso si è presentata ai Paesi coinvolti per Expo 2015.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Paola Pierotti
Articoli Correlati
  • Con la Milano Design Week volano i prezzi degli affitti brevi

  • Diversificazione, industrializzazione dei processi e organizzazione. Chi è Dba Group

  • A Milano una high line come a New York, il futuro secondo FS Sistemi Urbani

  • Castel Sant’Angelo avrà il sottopasso: lavori del Giubileo al via ad agosto