08-05-2018 Francesco Fantera 2 minuti

David Chipperfield e i suoi “studi”, in mostra a Vicenza con 15 opere

Gigantografie, modelli di grandi dimensioni e disegni per raccontare come nasce un progetto

"Questa mostra rappresenta il tentativo di illustrare un modus operandi: come sviluppiamo le idee, come lavoriamo in parallelo su diversi progetti, con differenti culture e diverse risorse, priorità e collaboratori, bilanciando prospettive locali e globali"

David Chipperfield

Raccontare, attraverso 15 progetti recenti, la storia dello studio David Chipperfield Architects. Questo l’obiettivo della mostra “David Chipperfield Architects Works 2018” che si terrà dal 12 maggio al 2 settembre 2018 negli spazi della Basilica Palladiana di Vicenza.

A 12 anni dall’ultima rassegna monografica, la città veneta torna quindi ad ospitare un’esposizione su una delle archistar internazionali che per prima si è fatta strada in Italia agli inizi degli anni Duemila. Un’esposizione che segue altri approfondimenti su nomi importanti dell’architettura contemporanea internazionale come Renzo Piano, Alvaro Siza, Steven Holl e Alberto Campo Baeza. L’evento è promosso dall’Assessorato alla crescita del Comune di Vicenza in collaborazione con l’associazione culturale Abacoarchitettura e con l’Ordine degli Architetti di Vicenza, con il sostegno dell’Ordine degli Ingegneri di Vicenza, di Confindustria Vicenza, della Fondazione Inarcassa e del Consiglio Nazionale degli Architetti.

Nelle sale dell’edificio realizzato a cavallo fra il XVI e il XVII secolo, verranno esposte 15 architetture disegnate dai diversi studi David Chipperfield Architects, sparsi fra Europa e Asia. Ad essere illustrate saranno le diverse fasi di sviluppo di un’idea nella sua trasformazione da schizzo ad opera compiuta, in modo da aiutare i visitatori a comprendere il “dietro le quinte” e l’importanza di un elemento come la creatività. Inoltre, visto il carattere multinazionale dello studio, gli ospiti avranno modo di comprendere i valori che danno forma e sostanza ad un approccio unitario. Sarà quindi possibile vedere progetti commissionati da soggetti pubblici e privati con le relative analogie e differenze, modelli di grandi dimensioni, disegni e un sistema di proiezione di immagini sospeso nella volta del salone dei Cinquecento.

“Questa mostra – sottolinea David Chipperfield – rappresenta il tentativo di illustrare un modus operandi: come sviluppiamo le idee, come lavoriamo in parallelo su diversi progetti, con differenti culture e diverse risorse, priorità e collaboratori, bilanciando prospettive locali e globali. Come gruppo abbiamo cercato di mantenere una mentalità da studio, nonostante le dimensioni dei nostri uffici e nonostante la varietà e la molteplicità dei nostri progetti”.

Le opere saranno presentate dai team che si sono occupati delle fasi dello sviluppo dei progetti fra Londra, Milano, Berlino e Shangai. I visitatori potranno così capire le dinamiche interne, il rapporto con i consulenti, i clienti e in particolare con gli utenti finali di una realtà vincitrice di più di 100 premi e riconoscimenti per l’eccellenza progettuale. Parallelamente, verrà proposta una panoramica sui principali edifici completati dallo studio, nato nella capitale inglese nel 1985, che permetterà così la contestualizzazione delle architetture in mostra.

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Francesco Fantera
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