10-11-2017 2 minuti

Design, efficienza e performance per il nuovo tassello del Campus Humanitas

Investimento di 50 milioni per il nuovo complesso firmato dall’architetto Filippo Taidelli

"Gli spazi sono immersi nel verde del Parco Sud di Milano e sono concepiti secondo i più moderni standard in termini di tecnologia e comfort ambientale"

Humanitas
Campus Humanitas
Scuola
Dove si trova:
pieve emanuele


Via Rita Levi Montalcini 4
Progetto:
filippo taidelli


Milano, via Ascanio Sforza 81/A
Committenza:
pieve srl


Rozzano, via Manzoni 56

 

Quattro edifici disposti intorno ad una piazza verde, oltre 20mila mq di superficie per spazi dedicati alla didattica, aree per lo studio e per lo sport e una quota residenziale di 8.000 mq con più di 240 stanze per studenti e ricercatori. Il campus dell’università Humanitas firmato dal dallo studio di Filippo Taidelli e realizzato da Colombo Costruzioni, è pronto per il taglio del nastro nel Comune di Pieve Emanuele, 12 km a sud di Milano. Investimento di 50 milioni per l’opera completato da alcuni mesi che sarà inaugurata il 14 novembre alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 

Un nuovo polo contemporaneo a ridosso del polo ospedaliero Humanitas Research Hospital di Rozzano. “Gli spazi – spiegano dall'università – sono immersi nel verde del Parco Sud di Milano e sono concepiti secondo i più moderni standard in termini di tecnologia e comfort ambientale. Circa 1000 mq saranno destinati al Simulation Center: una struttura di ultima generazione dedicata alle esercitazioni pratiche, che ospiterà al suo interno sale operatorie, regie multimediali, ambulatori, sala per le emergenze, per i clinical e surgical skill, aula microscopi, wet lab”. 

Dalla disposizione dei quattro volumi, orientati con altezza decrescente per favorire l’ombreggiamento, alle piantumazioni intorno agli edifici per mitigare il caldo, tutto è studiato per garantire la sostenibilità del progetto. Il 60% dell’energia utilizzata dal complesso è rinnovabile e proviene dall’impianto fotovoltaico, da quello termico e dalla pompa di calore geotermica. La struttura prevede inoltre un sistema di Building management system (BMS) per ottimizzare la gestione dell'edificio, all’automazione dei macchinari elettrici, la climatizzazione e il monitoraggio continuo dello stato degli allarmi relativi agli impianti tecnologici e di sicurezza, fino alla realizzazione di storici dei dati relativi ai consumi, utili per ottimizzare strategie di risparmio energetico, ridurre gli sprechi ed efficientare il budget di spesa. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli Correlati
  • Diversificazione, industrializzazione dei processi e organizzazione. Chi è Dba Group

  • A Milano una high line come a New York, il futuro secondo FS Sistemi Urbani

  • Castel Sant’Angelo avrà il sottopasso: lavori del Giubileo al via ad agosto

  • Bando Futura, deamicisarchitetti firma l’Itis Leonardo da Vinci di Parma