22-05-2017 2 minuti

Enna, dopo la maxi-biblioteca l’Università investe in una residenza per studenti

Il progetto è dell’ufficio tecnico dell’ateneo con la supervisione di alcuni professionisti

Avrà 4 stelle la nuova residenza universitaria che nei prossimi tre anni sarà realizzata ad Enna dall'Università Kore. Non lontano dalla biblioteca più grande d’Europa inaugurata la scorsa primavera, diventerà realtà il progetto sviluppato dall'ufficio tecnico della facoltà di ingegneria e architettura dell'ateneo con il coordinamento di Gianluca Peluffo dello studio 5+1AA con l’architetto locale Maurizio Severino e la consulenza di Adolfo Baratta, su invito del Rettore Gianni Puglisi e del Presidente Cataldo Salerno. I professionisti sono stati coinvolti per una rielaborazione a livello definitivo del progetto già redatto dagli uffici tecnici, con lo scopo di concorrere al IV Bando Legge 338/2000 del Miur, per il cofinanziamento dell’opera stessa.

Sarà una struttura per 200 posti letto e avrà caratteristiche innovative in termini di soluzioni ecologiche e di pianificazione abitativa. L’edificio sarà realizzato a Enna Bassa, nella zona di Sant’Anna, allo scopo di contribuire in modo determinante alla rigenerazione di una parte gravemente degradata della città: sorgerà in un'area acquistata dalla stessa università nei pressi della nuova biblioteca, a pochi passi da tutte le altre strutture dell'ateneo.

A Torino il Politecnico sta redigendo un masterplan per lo sviluppo del proprio patrimonio immobiliare, a Bologna il nuovo rettore ha previsto che in ogni sede dell’ateneo ci sia una quota di residenze universitarie. Anche a Enna l’Università è protagonista della rigenerazione urbana e cerca di distinguersi come motore per il rilancio delle città.

“L’architettura è un atto fondativo, strettamente legato al luogo – spiega Gianluca Peluffo, 5+1AA –  modellata dalla presenza dello spazio circostante e delle sue potenzialità in termini di scelte di linguaggio architettonico. In questo progetto per Enna l’architettura dialoga con il tempo archeologico, con quello arcaico della materia e della natura, e con il presente e futuro della vita degli studenti e della città”.

“Monumentalità ben temperata” per la nuova residenza universitaria. Così gli architetti descrivono il progetto che dalle prime immagini si presenta come un volume espressivo, dalle forme e proporzioni semplici, “un oggetto capace di reagire al luogo, trasformandolo con un’idea di appartenenza e non di estraneità” commentano i progettisti. All’esterno l’architettura sarà caratterizzata da lame verticali che con una semplice composizione di elementi trapezoidali ripetuti, sovrapposti e alternati, daranno corpo ad un oggetto leggero e snello, nonostante la massa, come una sorta di roccia naturale scavata.

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