13-02-2015 Paola Pierotti 2 minuti

Fuksas sbarca in Australia: nel 2020 un centro congressi made in Italy a Canberra

Le tre prossime inaugurazioni dello studio romano: il Rhike Park a Tblisi, l’Euromed Center di Marsiglia e la torre Guosen Securities a Shenzhen

L’annuncio dei vincitori da parte del Primo Ministro Andrew Barr è coinciso con la diffusione del report “Australia Forum – and its Potential Economics Benefits", redatto dalla Canberra Business Chamber e dal Canberra Convention Bureau, secondo il quale il rapporto costi/benefici dell’operazione sarà pari a punti 2.40 in circa venti anni (vale a dire, per ogni $ investito si attende un rientro di $ 2,40).

Australia Forum targato Fuksas. Lo studio romano ha vinto il concorso di progettazione indetto da The Land Development Agency per ACT (Government Economic Development) per realizzare un centro congress a Canberra. Le immagini sono state svelate in questi giorni e secondo il cronoprogramma l’opera sarà inaugurata nel 2020.

Nessuna (buona) notizia per la Nuvola di Roma, nel frattempo però Fuksas porta a casa un importante incarico dall’altra parte del mondo.

In attesa di inaugurare il Rhike Park a Tblisi, l’Euromed Center di Marsiglia e la torre Guosen Securities a Shenzhen, e forte dei recenti concorsi vinti a Mosca, Bari e Pechino rispettiamente per il Moscow Polytechnic Museum and Educational Centre, per la rigenerazione dell’areale ferroviario denominato Baricentrale e per il CBD Cultural Center (Pechino), Fuksas è arrivato in Australia.

Massimiliano e Doriana Fuksas con Guida Moseley Brown Architects hanno vinto la gara per realizzare un complesso che accoglierà al suo interno un auditorium da 300 posti, 8000 mq di area espositiva, spazi per l’incontro, una Ballroom da 1500 posti a sedere, uffici, magazzini, negozi e un centro per il Dialogo (in un volume separato e riconoscibile). “Il volume proposto – spiegano dallo studio Fuksas – sarà completamente trasparente e permeabile, si aprirà verso la città e si inserirà con estrema naturalezza nel paesaggio, al punto che le stesse colline circostanti e le acque del lago Burley Griffin su cui si adagia, sembreranno riflettersi e diluirsi sulla sua pelle”.

L’intervento è considerato tra le priorità infrastrutturali del territorio dal Governo, che dall’anno 2008 insiste per la sua realizzazione, convinto del ritorno che un polo di questo tipo avrà sull’economia locale, grazie anche all’ingente valore aggiunto legato alle connesse attività turistiche. Non è un caso che lunedì scorso l’annuncio dei vincitori da parte del Primo Ministro Andrew Barr sia coinciso con la diffusione del report “Australia Forum – and its Potential Economics Benefits", redatto dalla Canberra Business Chamber e dal Canberra Convention Bureau, secondo il quale il rapporto costi/benefici dell’operazione sarà pari a punti 2.40 in circa venti anni (vale a dire, per ogni $ investito si attende un rientro di $ 2,40).

Per alimentare una tale macchina produttiva il Governo sta esplorando una serie di modelli di finanziamento di gestione pubblico/privata che porteranno a concludere i lavori entro il 2020. Una beffa per l'Italia, dove la miopia intellettuale ed economica e i tempi infiniti rallentano la realizzazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo del Bel Paese.

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Paola Pierotti
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