31-03-2016 2 minuti

Giuseppe Cappochin è il nuovo presidente degli Architetti italiani

Tre priorità: no consumo di suolo, attenzione ai giovani, alleanza con le altre associazioni

"La rigenerazione urbana può realizzare città belle, efficienti da un punto di vista energetico e funzionale, conducendoci alla crescita economica, culturale e sociale indispensabile quanto mai all’Italia in questo momento"

Giuseppe Cappochin

Giuseppe Cappochin è il nuovo presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Cappochin, architetto libero professionista è titolare dell’Atelier Giuseppe Cappochin, particolarmente impegnato sui temi della pianificazione di area vasta, territoriale, urbanistica generale e attuativa, accordi di programma, accordi pubblico-privati. È stato presidente fino a pochi giorni fa dell’Ordine degli architetti di Padova ed è presidente della Fondazione Barbara Cappochin grazie alla quale ha promosso grandi mostre di architettura nella sua città invitando ospiti come David Chipperfield, Zaha Hadid e Renzo Piano. Cappochin è coordinatore di UrbanMeta, sottoscritto da una significativa rappresentanza della società civile del Veneto, dalle categorie economiche alle professioni, dall’Università alle associazioni sindacali, dai costruttori agli ambientalisti e Consorzi di Bonifica.

Il nuovo Consiglio è composto inoltre dagli architetti: Marco Giovanni Aimetti (Torino); Walter Baricchi (Reggio Emilia); Ilaria Becco (Savona); Carmela Cannarella (Siracusa); Massimo Crusi (Lecce); Alessandra Ferrari (Bergamo); Franco Frison (Belluno); Paolo Malara (Reggio Calabria); Alessandro Marata (Bologna); Arturo Livio Sacchi (Roma); Diego Zoppi (Genova) e dall’architetto junior Luisa Mutti (Roma).

“Promuovere il Ri.u.so., la Rigenerazione urbana sostenibile e l’impegno contro il consumo netto del suolo – ha dichiarato Cappochin che ha promosso anche una mostra e un convegno sugli Ecoquartieri – restano le priorità degli architetti italiani, non solo per agganciare la ripresa e superare la crisi in cui versa il settore dell’edilizia: la rigenerazione urbana e dei territori  e la qualità dell’architettura, sono infatti, in grado di realizzare – così come sta già avvenendo nelle maggiori realtà europee – città belle, efficienti da un punto di vista energetico e funzionale, conducendoci alla crescita economica, culturale e sociale indispensabile quanto mai all’Italia in questo momento”.

“Uno degli impegni fondamentali – continua – dell’attività del Consiglio Nazionale sin dalle prossime settimane sarà quello di proporre alla politica misure concrete a favore dei giovani architetti e delle colleghe che stanno più di altri pagando il costo della crisi; immaginiamo anche di sviluppare nuove e più incisive sinergie con la Cassa di Previdenza della nostra professione e di istituire un apposito Dipartimento dedicato espressamente ai giovani professionisti.”

“Sulla scia di quanto realizzato nel corso della precedente Consigliatura – conclude Cappochin – procederemo senz’altro nella politica di alleanza con tutte quelle associazioni, istituzioni ed espressioni della società civile che come noi puntano a sviluppare interventi per restituire ai cittadini italiani un Paese migliore e ancora più bello”.

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