22-12-2023 Redazione 2 minuti

Il curatore della Biennale Architettura 2025 sarà Carlo Ratti

Uno dei dieci studiosi più citati a livello internazionale nel campo della pianificazione urbana

Per affrontare un mondo in fiamme, l’architettura deve riuscire a sfruttare tutta l’intelligenza che ci circonda.
Carlo Ratti

Dalla candidatura (mancata) per Expo Roma alla Biennale di Venezia. Una nuova sfida in Italia per Carlo Ratti. Il cda della Biennale di Venezia si è riunito giovedì 21 dicembre, deliberando la nomina di Carlo Ratti a direttore del settore Architettura, con l’incarico di curare la 19esima Mostra internazionale di Architettura che si svolgerà nel 2025. La nomina è avvenuta su proposta del Presidente Roberto Cicutto, in accordo con Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia per il quadriennio marzo 2024 – 2027.

«A noi architetti piace pensare di essere ‘smart’ – ha commentato Ratti – ma la vera intelligenza è ovunque: dall’ingegno disincarnato dell’evoluzione naturale, alla crescente potenza di calcolo dei nostri computer, fino a una diffusa saggezza collettiva. Per affrontare un mondo in fiamme, l’architettura deve riuscire a sfruttare tutta l’intelligenza che ci circonda. Sono profondamente onorato di avere l’opportunità di curare la Biennale Architettura 2025».
Il cda ha deliberato anche le date della 19esima Mostra Internazionale di Architettura, che si terrà da sabato 24 maggio a domenica 23 novembre 2025 (pre-apertura 22-23 maggio).

Architetto e ingegnere, Ratti insegna al Massachusetts Institute of Technology (Mit) e al Politecnico di Milano. È direttore del Senseable City Lab e socio fondatore dello studio di architettura e innovazione Cra-Carlo Ratti Associati (Torino, New York City, Londra). Laureato presso il Politecnico di Torino e l’École Nationale des Ponts et Chaussées a Parigi, ha conseguito un Master of Philosophy e un PhD in Architettura all’Università di Cambridge in Inghilterra, completando la sua tesi di dottorato come Fullbright Scholar presso il Mit.


Uno dei dieci studiosi più citati a livello internazionale nel campo della pianificazione urbana, è co-autore di oltre 750 pubblicazioni scientifiche, tra cui il recente “Atlas of the Senseable City” (scritto con Antoine Picon, edito da Yale University Press).


Già relatore a Ted, pubblica in modo regolare articoli di opinione su media internazionali, tra cui The New York TimesFinancial TimesThe GuardianProject SyndicateLe MondeSüddeutsche ZeitungCorriere della SeraLa RepubblicaEl Pais. Ricopre il ruolo di co-presidente del Global Future Council su Città e Urbanizzazione del World Economic Forum. La sua esperienza curatoriale comprende progetti in diverse parti del mondo. È stato direttore didattico allo Strelka Institute for Media, Architecture and Design di Mosca, curatore del Bmw Guggenheim Pavilion di Berlino e del padiglione Future Food District durante Expo Milano 2015. È stato inoltre capo curatore dell’ottava Biennale di Urbanistica/Architettura di Shenzhen (Uabb) nel 2019, co-curatore della seconda Biennale di Design di Porto nel 2021 e Mediatore creativo responsabile della pluripremiata Visione Urbana della Biennale Nomade Europea Manifesta 14 a Pristina nel 2022.

Varie le sedi in cui è stato esposto il suo lavoro: il MoMA The Museum of Modern Art di New York, La Biennale di Venezia (Mostre internazionali di Architettura), il Design Museum di Barcellona, il Science Museum di Londra, il Maxxi di Roma. Tre dei suoi progetti – il Digital Water Pavilion, la Copenhagen Wheel e Scribit – sono stati inclusi nell’annuale elenco delle “Migliori invenzioni dell’anno” della rivista Time. La rivista Fast Company lo ha definito uno dei “Designer più influenti d’America” e Blueprint Magazine lo ha inserito nella lista delle “Persone che cambieranno il mondo del design”. Bloomberg l’ha chiamato il “filosofo della città sensoriale”.

In copertina: Carlo Ratti @la biennale di Venezia

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