La mappa dei cantieri Pinqua: firmate 158 convenzioni

04-04-2022 Andrea Nonni 4 minuti

Regione, città metropolitane e Comuni: dove decollerà la rigenerazione urbana

Con la firma di 158 convenzioni del programma innovativo per la qualità dell’abitare, il cosiddetto Pinqua (finanziato con 2,8 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), il Mims ha raggiunto un altro degli obiettivi previsti nello stesso Pnrr. Il 31 marzo il Mims ha presentato un rapporto illustrativo dei diversi progetti del Pinqua – il maxi-piano che riguarda la rigenerazione urbana, il miglioramento e l’efficientamento dell’edilizia residenziale pubblica, il recupero di spazi urbani per attività sociali – ponendo l’accento sui cosiddetti ‘indicatori di impatto comuni’ che sono alla base della valutazione quantitativa del piano stesso, coerentemente con quanto previsto dai regolamenti europei in termini di condizionalità del Pnrr.

«In particolare – si legge in una nota del Ministero di Porta Pia – si stima che l’attuazione del programma produrrà una riduzione del 38% dei consumi di energia primaria (considerando che tutti gli interventi ammessi a finanziamento prevedono un avanzamento medio di classe energetica di circa 4 classi) e un calo del 31% delle emissioni annue di CO2 per metro quadro, con un effetto significativo sul contrasto alla crisi climatica».

La rigenerazione urbana e la riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale sociale costituiscono il cuore del Pinqua, attraverso cui si vogliono innescare nuovi processi di sviluppo del tessuto socioeconomico, aumentando l’accessibilità e la sicurezza dei luoghi urbani attraverso la rifunzionalizzazione di aree, spazi e immobili, sia pubblici sia privati. Il modello urbano che si vuole perseguire è quello della smart city, che sta assumendo sempre di più un ruolo centrale nell’ambito dell’evoluzione del vivere le città, e che trova fondamento su tre principi base: vivibilità, funzionalità e sostenibilità.

Ecco che «con il termine smart city si intende un luogo in cui le relazioni e i servizi tradizionali sono resi più efficienti dall’uso di soluzioni digitali a beneficio dei suoi abitanti e dell’economia locale. Il concetto “cattura” non solo l’uso di tecnologie digitali per un efficiente utilizzo delle risorse e per la riduzione delle emissioni, ma anche – si legge nel rapporto – la disponibilità di reti di trasporto urbano più intelligenti, miglior approvvigionamento idrico, strutture per lo smaltimento dei rifiuti e modi più efficienti per illuminare e riscaldare gli edifici. Significa anche un’amministrazione cittadina più interattiva e reattiva, spazi pubblici più sicuri e soddisfare leesigenze di una popolazione che invecchia».

 

© Report Mims Pinqua aprile 2022

Progetti-pilota. Tra i progetti pilota, con un finanziamento di 99 milioni c’è la Città metropolitana di Messina con un intervento che cercherà di porre rimedio ad un rilevante problema socioambientale, causato dalla presenza di nuclei abitativi, le cosidette “baracche”, realizzati a seguito del terremoto del 1908, in stato di degrado. Si tratta di un’operazione da 388 unità abitative e 30.440 mq di spazio pubblico. Il Comune di Brescia si è classificato al secondo posto per la torre Tintoretto (nel quartiere San Polo) con 42 milioni di finanziamento per la sostituzione edilizia di un immobile che conterà 270 unità abitative e 4.000 mq di spazi pubblici. Terzo in classifica il Comune di Milano, con 99 millioni di euro per il progetto Milano Metropoli di quartieri: si parla di 175 unità abitative e 125mila mq di spazi pubblici nella periferia a sud-ovest della città, con particolare densità per i quartieri di edilizia pubblica di San Siro, Inganni, Cardellino, Val Bavona, Corba, Lorenteggio, Giambellino, Primaticcio, San Cristoforo, Ludovico il Moro, Martinelli.

L’idea è quella di un’infrastruttura inclusiva per gli spazi dell’abitare e le reti civiche, estesa per lo spazio pubblico a misura d’uomo e integrata con un’infrastruttura verde e blu per fare spazio all’ambiente nella città costruita e immagina strategie differenti, tra loro integrate e complementari. In questa partita è inclusa anche la nuova biblioteca di Lorenteggio (nata da un concorso di progettazione).

Seguono il Comune di Bari con altri 100 milioni di finanziamento, quello di Lamezia Terme per 98 milioni di risorse, quello di Ascoli Piceno con 75 milioni di dotazione Pinqua, il Comune di Genova con 87 milioni da investire per l’ambito dei Caruggi e la realizzazione di 19 interventi, 287 unità abitative complessive e 101mila mq di spazi pubblici. La Regione Lombardia si è aggiudicata altri 52 milioni per il quartiere di Gratosoglio dove sono previste 657 unità abitative.

© Report Mims Pinqua aprile 2022

 

Tra i progetti ordinari. Nelle prime posizioni della graduatoria stilata dall’alta commissione, dopo i progetti pilota c’è il Comune di Caserta che si è aggiudicato 14 milioni per la valorizzazione del rione Acquaviva e l’area ex Saint Gobain attraverso la creazione di servizi e residenze sociali (304 unità abitative e 103mila mq di spazi pubblici). Segue il Comune di Foggia che con 15 milioni di euro punta alla valorizzazione del Borgo Croci e l’annesso Rione Candelaro dove al problema dell’abusivismo si aggiunge l’emergenza abitativa endemica. Segue Trani, con l’impegno a riqualificare con 15 milioni di euro la costa occidentale della città, quella che interessa il vasto spazio urbano racchiuso tra il mare, la città storica e l’ex area industriale degradata.

Da Piacenza a Latina, dal Comune di Cuneo alla Regione Abruzzo, dalla Regione Sicilia, con un accordo tra cinque comuni della città metropolitana di Catania, alla Regione Liguria con “UP – Riattiviamo la Pigna” teso a riabilitare la città vecchia affinché Sanremo possa riappropriarsi del suo centro, attualmente in stato di degrado (e trascurato negli ultimi anni in favore dell’espansione moderna della città). Lungo l’elenco fino alla riqualificazione dell’ex ospedale psichiatrico San Benedetto di Pesaro e alla valorizzazione dell’ambito cisternone, nuovo presidio ospedaliero e quartiere stazione del Comune di Livorno.

Per approfondimenti:

Giovannini: per fare rigenerazione urbana, cambiare le regole è decisivo

Con i Pinqua, un nuovo vocabolario per l’urbanistica italiana

Rigenerazione urbana con la leva pubblica: 2mila progetti pronti ad andare in cantiere

In copertina: render Nuova Biblioteca Lorenteggio, capogruppo Grau Magaña Urtzi

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Andrea Nonni
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