05-03-2015 Paola Pierotti 2 minuti

La Nuvola di Fuksas compie 15 anni. Ecco com’è oggi il cantiere

Dal concorso del 1998 alla posa della prima pietra sono passati 9 anni, dal 2012 la struttura è pronta. Intanto sono cambiati 3 sindaci (reportage di Moreno Maggi))

Nel 1998 il concorso internazionale di architettura. Nel 2000 l’aggiudicazione allo studio Fuksas, contemporaneamente Eur spa viene trasformata in società per azioni (90% Mef e 10% Comune). E' del 2001 la pubblicazione bando per il project financing vinta da una cordata di imprese guidate dalla Dec spa di Bari ma nel 2005, a causa di ritardi accumulati, Eur spa prospetta la rescissione del contratto. Intanto nel 2006 il progetto esecutivo viene affidato a Massimiliano Fuksas che lo consegnerà a gennaio 2007. A marzo il Cda di Eur spa approva l’esecutivo per la pubblicazione del bando di gara per la costruzione del Nuovo Centro Congressi e il 31 ottobre l'appalto viene affidata alla società Condotte d’Acqua spa (con un ribasso del 20,50%). La prima pietra è stata posata l’11 dicembre 2007 alla presenza del sindaco Walter Veltroni.

Nella primavera del 2010 si è alzata la Teca e nel 2011 in cantiere è comparso un mock up della tela che doveva rivestire la Nuvola (ma non sarà quello definitivo). A febbraio 2012 la struttura è stata completata.

Dopo il sindaco Veltroni, è passato il mandato di Gianni Alemanno ed è in corso quello di Ignazio Marino.

Inizialmente il costo era di 275 milioni e nel corso degli anni ha superato i 413 milioni. Sul tema finanziamenti, a dicembre 2014 il Governo è intervenuto con la Legge di Stabilità per evitare lo stop ai lavori con un prestito di 100 milioni. Ma il sogno di inaugurare la Nuvola in tempo per Expo è stato l’ennesimo obiettivo sfumato.

Sono questi i primi 15 anni del nuovo Centro Congressi della capitale, il cui destino resta incerto e legato a scelte strategiche della città e del Governo.

La storia travagliata della Nuvola si accompagna con la crisi di Eur spa. La soluzione finanziaria ancora non si è trovata, quel che è certo è che il Comune di Roma ha chiesto fermamente che al di là delle scelte da individuare rapidamente per la valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente, “si lavori per recuperare i 300 milioni di euro che servono per pagare la Nuvola (150 milioni), l’albergo (19 milioni) e i parcheggi (6 milioni), e si abbattano i debiti con le banche. L’operazione  – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo – deve essere misurata per conseguire questi obiettivi. E una volta messa in sicurezza Eur spa, bisognerà deciderne il suo futuro”.

Un altro reportage di Moreno Maggi: le Vele di Calatrava

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Paola Pierotti
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