30-06-2017 Paola Pierotti 4 minuti

L’Italia domani? Symbola punta su ricostruzione e soft economy

Appuntamento a Marcerata il 4 luglio e a Treia dal 5 all’8 luglio con il Festival promosso dalla Fondazione

Sulla ricostruzione, "dov'era come sarà", previsti anche gli interventi di Tajani, Errani, Boeri, Cucinella, Freyrie e Ciorra

Il senso dell’Italia per il futuro. Quale direzione? Quale significato? Questo il tema dell’edizione 2017 del Festival della Soft Economy dedicato alle qualità italiane, in programma nelle Marche dal 4 all’8 luglio (apertura a Macerata e dal 5 luglio appuntamento nel Comune di Treia con il seminario estivo di Symbola).

"Possiamo influenzare il futuro se gli diamo un senso. Per interpretare lo scenario globale dentro il quale si muove il futuro – racconta Fabio Renzi, segretario generale di Symbola – abbiamo scelto come chiave di lettura, il ruolo di attore globale sempre più importante che sta ri-acquisendo la Cina, anche per il crescente interesse di investitori cinesi nei confronti del nostro Paese e in particolare del Made in Italy e perché la "Nuova Via della Seta", oggi il maggiore investimento infrastrutturale al mondo, interesserà direttamente quell'Adriatico sul quale si affacciano i territori impegnati nella sfida della ricostruzione”.

Ambiente e cultura sulla nuova Via della Seta, sostenibilità, innovazione e creatività è il tema del convegno di apertura (martedì 4 luglio pomeriggio) che metterà a fuoco lo stato dell’arte e le importanti potenzialità di sviluppo della collaborazione italo-cinese, in particolare in campo culturale e ambientale, “ancor più importante – commenta Renzi – dopo la decisione di Pechino di continuare a perseguire gli accordi sul clima di Parigi, alleandosi su questo fronte con l'Europa e rafforzando il suo ruolo geopolitico a livello globale”.

Dov’era come sarà è il secondo tema-clou del Festival della Soft Economy, una declinazione italiana del senso per il futuro, “rappresentato dalla sfida della ricostruzione – spiega Renzi – ad indicare la priorità e l’urgenza di un progetto di rigenerazione territoriale andando oltre l'indispensabile messa in sicurezza dei territori rispetto agli eventi sismici e meteorologici". A Treia si ragionerà di come andare oltre fenomeni recenti, anche positivi, come quelli dei molti stranieri affluenti che hanno scelto questi territori per risiedervi per lunghi periodi dell’anno, dei giovani agricoltori, dei ritornanti, della crescita del turismo straniero, “casi promettenti – commenta Renzi – che tuttavia non possono da soli invertire una tendenza al progressivo indebolimento sociale, demografico ed economico dell’Appennino”.

Il Festival della Soft Economy guarda con interesse al mondo degli architetti con alcuni appuntamenti dedicati alla ricostruzione, con chi è in campo in questi mesi su questi temi. Tra gli ospiti ci sarà Stefano Boeri che racconterà le linee guida per i piani di ricostruzione nei comuni del Cratere Sisma 2016; previsto un focus sulle Officine Riuso dedicato all’Aquila con Leopoldo Freyrie; terzo appuntamento dedicato a Camerino con Mario Cucinella e SOS School of Sustainability. L’architetto Cucinella aprirà anche un dialogo sul tema delle aree interne e della ricostruzione sull’Appennino alla luce del suo incarico come curatore del padiglione italiano alla prossima Biennale di Venezia.

La contemporaneità, con le sue nuove domande e opportunità, si propone come un ritorno al futuro per quello "spazio di città" che per secoli è stato e può tornare ad essere l'Appennino. "Per questo – spiega il segretario generale di Symbola – l'area interessata dal cratere è oggi un grande laboratorio territoriale – sicuramente il più grande in Europa e probabilmente uno dei maggiori al mondo – dove sperimentare un progetto di rigenerazione/ricostruzione che ha contemporaneamente un valore per l'area direttamente colpita, per le Regioni interessate, per l'Italia centrale, per l'Appennino, per l'intero Paese e per le montagne del Mediterraneo”.

Il seminario estivo a partire dalla presentazione del Rapporto 2017 "I.T.A.L.I.A. – Geografie del nuovo Made in italy" aiuterà a capire – grazie alla partecipazione di autorevoli rappresentanti dell'economia, della società, della politica e delle istituzioni – che la sfida che riguarda l'Appennino centrale è allo stesso tempo metafora e concreto banco di prova della capacità di tutto il Paese di capire su quale idea di futuro puntare per rendere più forte e più giusta l’Italia.

Venerdì 7 luglio sul tema "Dov’era come sarà” si confronteranno tra gli altri il Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani, il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, i sindaci di Ascoli Piceno e di Amatrice, la presidente della Regione Umbria, Mario Cucinella, Leopoldo Freyrie e Pippo Ciorra, il presidente nazionale di Federlegno, Franco Braga presidente del Comitato tecnico scientifico per la ricostruzione, Enrico Borghi, presidente Fondazione Montagne Italia e Coordinatore Strategia Nazionale Aree Interne e Giampiero Sammuri presidente Ferderparchi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Paola Pierotti
Articoli Correlati
  • Con la Milano Design Week volano i prezzi degli affitti brevi

  • Diversificazione, industrializzazione dei processi e organizzazione. Chi è Dba Group

  • A Milano una high line come a New York, il futuro secondo FS Sistemi Urbani

  • Castel Sant’Angelo avrà il sottopasso: lavori del Giubileo al via ad agosto