25-01-2017 3 minuti

Maxxi 2017: nuovi spazi, una web tv, 15 mostre e un tributo a Zaha Hadid

Melandri: Sarà l’anno della rivoluzione creativa. Hanru: Il Maxxi sarà un foro pubblico dove la città potrà incontrare il museo

"Spazio anche alle infrastrutture. Al museo anche progetti della stazione metropolitana di Napoli, la più grande opera d’arte pubblica mai realizzata in Italia"

“Il 2017 sarà per il Maxxi l’anno della rivoluzione creativa” così Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi, ha presentato le attività del 2017 al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. “Gli spazi per la collezione permanente verranno triplicati, avremo un nuovo importante allestimento grazie al quale sarà possibile vivere l’arte in maniera esperienziale e poi Jack Contemporary arts TV, la nuova web tv internazionale dedicata al mondo delle arti contemporanee e realizzata in collaborazione con Engineering, azienda leader in Italia per i servizi software”.

Tra le date da mettere in agenda: il 9 febbraio per l’inaugurazione della mostra Please Come Back. Il mondo come prigione? Con 50 opere di 26 artisti che a partire dal tema del carcere indagheranno la società contemporanea, ipertecnologica e iperconnessa. Ad aprile sarà la volta di una grande monografica dicata a Pietro Gilardi ripercorrendo il suo lavoro che spazia dai temi dell’ecologia al lavoro artistico, all’impegno sociale e politico. Special guest al Maxxi nel 2017 la mostra dedicata a Zaha Hadid e l’Italia. Dal 15 novembre ad aprile 2018 è in programma una mostra dedicata a Beirut, Rinascimento Mediterraneo per chiudere una trilogia con primi due focus dedicata a Iran e Istanbul.

Il Maxxi sarà una grande piattaforma civica. La caffetteria sarà ampliata, tutte le mostre temporanee saranno spostate al primo piano e si prevedono nuove grandi installazioni nella piazza Alighiero Boetti, definendo un circuito di connessioni tra esterno e interno del museo. La rivoluzione in atto non si esprime solo nelle opere e nei contenuti del museo, ma anche nella sua forma, con il ridisegno degli spazi e della loro funzione. “Vogliamo trasformare il piano terra del Maxxi in un nuovo foro pubblico, dove la città potrà incontrare il museo – ha spiegato Hou Hanru, direttore artistico del Maxxi -, attivando una più forte relazione tra la creazione artistica e la vita sociale, intercettando le sfide del presente e del futuro”.

The place to be è l’emblematico nome della nuova collezione permanente al primo piano che tra le altre cose ospiterà una video gallery e, per la prima volta, i progetti delle stazioni metropolitane di Napoli, la più grande opera d’arte pubblica mai realizzata in Italia e, dal 25 gennaio, uno spazio dedicato alla realtà virtuale.

Oltre allo spazio fisico. Tra le novità della collezione permanente anche il Virtual Maxxi, uno spazio in cui tre visori per la realtà virtuale guideranno il visitatore, grazie alle voci di due studenti di architettura, in un viaggio alla scoperta dell’architettura, attraverso le descrizioni di alcuni modelli della Collezione Architettura non esposti.

Dalla sperimentazione tra tecnologia e arte nasce anche Jack Contemporary Arts Tv, un progetto internazionale realizzato dal museo di Roma in collaborazione con il gruppo Engineering,  che vede coinvolti già 14 istituzioni nazionali e internazionali, tra cui il Centro Pecci di Prato, il Museo Nazionale di Arte contemporanea di Atene, la Triennale di Milano e il museo della fotografia FOAM di Amsterdam. “Non sarà solo uno spazio dove trasmettere contenuti legati all’arte, ma anche un luogo in cui potranno essere viste in streaming presentazioni ed eventi internazionali d’arte” ha chiarito la presidente Melandri.

Due mostre dedicate all’architettura. Un’esposizione dedicata a Zaha Hadid e l’iniziativa Estate Romana saranno invece gli appuntamenti imperdibili per gli amanti dell’architettura. La prima, realizzata in collaborazione con lo studio Zaha Hadid Architects e la Zaha Hadid Foundation, racconterà attraverso i progetti italiani firmati dall’archistar mancata a marzo 2016 il rapporto tra l’architetto iracheno e l’Italia. Focus quindi sul terminal marittimo di Salerno, il Messner Mountain Museum a Plan de Corones, la torre e le residenze di City Life a Milano e lo stesso Maxxi.

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