08-04-2014 Paola Pierotti 2 minuti

Meet the media guru. Lezione di Paola Antonelli sui musei partecipativi

Salone del Mobile 2014 / Dal MoMA per una riflessione sull’innovazione delle istituzioni culturali)

Il futuro dell'arte si gioca in qualche modo nell'anonimato, perché conterà sempre più al sostanza e non la firma

Paola Antonelli

"Oggi non ha più senso dividere arti classiche e nuovi media perché sono gli stessi artisti che utilizzano allo stesso modo la pittura o un videogioco per esprimersi". Così Paola Antonelli, direttore del settore Ricerca e sviluppo del Moma a New York racconta in un articolo di Stefano Bucci pubblicato su La Lettura (Corriere della Sera, 6 aprile 2014 "Faccio parlare Pacman con Picasso) come i musei del futuro debbano necessariamente saper interpretare il proprio tempo.

Fin dal 1929 il motto che guida le scelte del Moma è proprio questo: "Essere il museo del proprio tempo".

"Al museo – racconta Antonelli anticipando l'incontro del 10 aprile 2014 nell'ambito dell'evento Meet the media guru organizzato da Maria Grazia Mattei – non si viene più solo per vedere il capolavoro di un grande maestro, certo si viene anche per questo, ma i visitatori vogliono a loro volta fare arte, magari partecipando a una performance oppure giocando a Pacman". Bucci racconta che questo succede davvero al Moma, basta guardare l'affollamento alla mostra 'Un catalogo di idee', "ci sono famiglie com bambini, gruppi guidati, giovani che passano da una playstation all'altra".

E nell'articolo della Lettura ci si sofferma sul tema delle scarse risorse da destinare alla cultura, senza perdere in qualità e modernità. Antonelli parla di "progetti interattivi come quello sulla violenza, progetti che implicano una partecipazione attiva e che hanno il pregio di costare molto meno di una classica mostra e di non avere bisogno di quattro anni per ottenere le opere in prestito". Per Paola Antonelli, una dei più prestigiosi #italianiallestero assunta al Moma quando aveva trent'anni, poco importa che ci siano o meno grandi nomi. "Il futuro dell'arte si gioca in qualche modo nell'anonimato, perché conterà sempre più al sostanza e non la firma".

Chi è Paola Antonelli @curiousoctopus 23mila follower, senior curator della sezione architettura e design e direttore della ricerca e sviluppo del Museum of Modern Art di New York. ?Pensatrice interdisciplinare, ricerca assiduamente l’unione tra design, architettura, arte e tecnologia, focalizzandosi soprattutto sull’influenza e l’impatto positivo del design (in particolare degli oggetti più semplici) nella vita quotidiana. Nata a Sassari il 10 gennaio 1963, dopo la laurea al Politecnico di Milano, ha curato numerose mostre di design e architettura in Europa e ha collaborato con Domus e Abitare. Nel 2007 è stata citata tra i 25 protagonisti più incisivi del mondo internazionale del design da 'Time' e nel 2012 'Art Review' l'ha inclusa tra le centro persone più influenti nel mondo dell'arte e del design.

#mmgFantasia In occasione dell’incontro con Paola Antonelli, dedicato ai musei partecipativi, Meet the Media Guru propone, insieme a Twitteratura e Tweetbook, un esperimento che si muove tra due traiettorie: da una parte un’attività partecipativa che rimbalzi dall’online all’offline, dall’altro la ricerca di un nuovo sguardo su oggetti, cultura e design attraverso una riscrittura creativa. Obiettivo: costruire il primo museo realizzato dagli utenti attraverso un processo collaborativo.

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Paola Pierotti
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