Dalla metro alle pavimentazioni storiche, Roma si prepara al Giubileo

07-03-2023 Francesca Fradelloni 3 minuti

Riqualificazione di strade e periferie in attesa dei pellegrini. Previsto anche un tavolo istituzionale

Per Papa Francesco l’evento ha come obiettivo quello di «tenere accesa la fiaccola della speranza»

Giubileo 2025, la speranza è la parola che guida l’evento spirituale, simbolo di una nuova rinascita. L’evento arriva infatti in un momento storico in cui il mondo è ancora sconvolto dai drammi che hanno caratterizzato gli ultimi anni: dalla pandemia, alle guerre, alla crisi climatica.

«Dobbiamo tenere accesa la fiaccola della speranza – ha detto con forza Papa Francesco – il Giubileo del 2025 avrà una grande rilevanza spirituale e universale, con un’attenzione particolare agli aspetti sociali e alla cura degli ultimi, dei poveri, dei profughi, dei disagiati». Con queste parole, il Santo Padre ha inteso risvegliare la consapevolezza della necessità di una fratellanza universale.

Roma dovrà accogliere e saperlo fare bene e in modo esemplare, la preparazione della città all’anno Santo è al centro dei pensieri delle amministrazioni dei due Stati. L’ospitalità dovrà essere al meglio per i milioni di pellegrini; allo stesso tempo è questa l’occasione per attivare i progetti perché le condizioni di vita dei più deboli siano meno penose. Un piano integrato sarà la risposta: accessibilità e mobilità; ambiente e territorio; riqualificazione e valorizzazione e accoglienza e partecipazione sono i temi cardine della pianificazione del Giubileo. Le periferie diventeranno fulcro dei pensieri e delle azioni. Particolare attenzione viene dedicata alle vie di accesso ai luoghi giubilari: ai percorsi pedonali, alle piazze e ai sagrati delle chiese giubilari e di periferia, oltre che alla ricucitura di aree urbane periferiche attraverso la creazione di uno spazio pubblico di qualità.

Dal sottovia di piazza Pia alla riqualificazione di via Giulia fino al percorso pedonale della stazione di San Pietro. Lavori in piazza dei Cinquecento e in stazione Termini, sulla pavimentazione del Lungotevere e dei relativi ponti fino alla riqualificazione dei percorsi della stazione Fiumicino per l’aeroporto e i cammini dei pellegrini. Inoltre, si pensa anche alla fruizione dell’area di Tor Vergata alle Vele della Città dello Sport (aspettando l’Expo 2030) e all’illuminazione degli svincoli del Grande raccordo anulare (Gra). Questi sono solo alcuni degli interventi previsti in vista del Giubileo.

Per la mobilità grande attenzione verrà dedicata alla manutenzione delle linee e la fornitura di treni della metro A e B. Inoltre, 840 fermate del trasporto pubblico di superficie in prossimità della Città del Vaticano, delle basiliche, dei luoghi degli eventi giubilari e in punti di interesse storico turistico, verranno migliorate con la customer experience e verranno create 435 pensiline smart con lcd e palina elettronica integrata, di cui 20 con touch screen interattivo. In accoglienza dei visitatori verrà adeguato l’ostello della gioventù a Santa Maria della Pietà, i bagni pubblici e le case dell’acqua.


Per gli interventi di cura del territorio un’attenzione particolare alle vie d’acqua e alle vie verdi della città.


Il piano degli interventi descritto prevede opere in sinergia con quelle del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Gli interventi per il Giubileo sono rafforzati e anticipati dal programma Caput Mundi, cui si uniscono in una costellazione di opere che insisteranno sulla città, per rafforzare la sua vocazione di luogo rappresentativo dell’accoglienza. Infine, in riferimento alle celebrazioni del Giubileo con una legge del 2020 è stato previsto un tavolo istituzionale presieduto dal presidente del Consiglio dei ministri e composto da ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, il ministro dell’Interno, il ministro dell’Economia e delle Finanze, il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, il ministro per i Beni e le Attività Culturali, il presidente della Regione Lazio e il sindaco di Roma Capitale, tre deputati e tre senatori, con possibilità di delega a loro rappresentanti. Al tavolo istituzionale è stato attribuito il compito di definire anche sulla base delle proposte pervenute dalle amministrazioni interessate, un piano degli interventi e delle opere necessari.

In attuazione di quanto previsto dalla Legge 234 del 30 dicembre 2021, il Commissario Straordinario per il Giubileo della Chiesa Cattolica per l’anno 2025 ha predisposto la proposta di Programma dettagliato degli interventi secondo le linee di indirizzo condivise con il tavolo istituzionale. Due gli stralci: uno relativo agli interventi definiti essenziali ed indifferibili, cioè quelli che devono essere ultimati in tempo utile per le celebrazioni giubilari, l’altro relativo agli interventi definiti essenziali, cioè quelli che hanno effetto durevole per il territorio e migliorano la qualità della vita al cittadino e ai pellegrini. Il primo, relativo agli interventi essenziali ed indifferibili prevede 87 interventi di valore complessivo pari a 1,8 miliardi di euro di cui poco più di uno di fondi giubilari, oltre ai 335 interventi, già definiti alla data del 30 giugno 2022, di valore complessivo di 500 milioni di euro relativi all’ambito tematico del Pnrr, denominato Caput Mundi. La proposta contiene 62 interventi finanziati integralmente dai fondi giubilari, 10 per i quali il finanziamento giubilare integra un finanziamento preesistente e 15 interventi già finanziati per i quali l’inserimento nel Programma è legato a necessità di accelerazione e deroga consentite al Commissario dalla Legge 234/2021.

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Francesca Fradelloni
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