26-05-2022 Francesca Fradelloni 3 minuti

Milano, al via dibattito su modelli abitativi e qualità dell’architettura

Al workshop “Reinventing Home. Obiettivo case a 500 euro al mese” dialogo tra gli operatori

Entro il 2030 dovremmo realizzare altri 10mila alloggi ma i costi di realizzazione crescono.
Giancarlo Tancredi

Non c’è solo la città che guarda alle Olimpiadi invernali 2026, ma c’è anche una Milano che riafferma il suo lato accogliente e solidale.

Oggi per almeno un terzo dei milanesi, il rapporto stipendio e affitto non è sostenibile, superando il 30% del proprio salario. La spesa media di locazione dovrebbe essere di 80 euro al metro quadro annuo, è invece di 170 euro al metro quadro annuo (più del doppio).

In questo scenario che inesorabilmente lascia indietro tanti tra giovani, famiglie e anziani, Reiventing Cities ter è una grande occasione per ripensare la città e l’abitare.

Ad aprile 2022 il prezzo medio al metro quadro per la compravendita di un immobile si è attestato sui 5mila euro al metro quadro mensili e su 19,6 euro a metro quadro per l’affitto. Le compravendite sono aumentate del 5% e gli affitti dell’8% rispetto ad aprile 2021. Un panorama che chiude le porte della città e riempie i comuni dell’hinterland milanese.

«Anche i più ottimisti non avrebbero mai pensato che Milano sarebbe passata a un livello di attrazione così alto», spiega Giancarlo Tancredi, assessore alla rigenerazione urbana del Comune di Milano. Attrazione che per molti ha voluto dire, esclusione.

Il Comune, si racconta al workshop “Reinventing Home. Obiettivo case a 500 euro al mese” presentato alla Cineteca Milano Meet, spiegando che punta sull’housing sociale da tempo, ma non si riesce a coprire la domanda che ad oggi è davvero molto alta.

«Entro il 2030 dovremmo realizzare altri 10mila alloggi – spiega Tancredi – ma i costi di realizzazione crescono anche a causa della guerra e del conseguente aumento dei prezzi e reperibilità dei materiali».

Da piazza Abbiategrasso a via Salomone: sei le zone dismesse o degradate individuate nell’ambito dell’iniziativa con C40 per rigenerarle, con l’obiettivo di incentivare l'offerta di appartamenti a canoni accessibili per giovani famiglie e non solo, ora da fare c’è il bando per gli operatori. Intanto sono chiari i requisiti che hanno portato alla scelta delle zone: accessibilità ai servizi e al sistema tangenziale e autostradale; servizi locali di prossimità, contesto urbano con scuole, luoghi per la cultura e strutture sportive, luoghi dove sono già previsti investimenti per il riassetto dello spazio pubblico. Ma anche vicinanza di contesti di riferimento caratterizzati da ambiti di riqualificazione ambientale e presenza di servizi vari per gli studenti.

Gli obiettivi per Franco Zinna, direttore alla Direzione Casa e Social Housing del Comune di Milano sono la riqualificazione dello spazio libero al fine di ottenere un nuovo contesto di mix funzionale e sociale, includendo quote di housing sociale a prezzi accessibili, favorendo anche cuciture con i vicini spazi verdi o parchi e l’inserimento di spazi pubblici, aree verdi e servizi per il quartiere. Solo per citarne alcuni.

Il terreno è fertile anche culturalmente, grazie all’operazione di educazione sociale all’abitare che ha fatto negli anni l’Ordine degli Architetti di Milano con il Premio europeo di architettura Baffa Rivolta che ha posto i paletti su: sostenibilità economica (costo di costruzione; costo di affitto/vendita rispetto al prezzo di mercato), sociale (regole di assegnazione, tutela categorie fragili, coinvolgimento degli abitanti nel processo, accompagnamento della comunità nella vita dell’edificio, sostenibilità urbana (mix funzionale; spazi comuni e abitare condiviso) e ambientale (tecniche e strategie per il risparmio ambientale). Così che da Berlino a Cadice, la competizione ha mappato la situazione del social housing in Europa con quasi 300 progetti, dal 2007.

Le domande rimaste appese, in previsione del bando definitivo, sono tante. In che modo gli oneri di urbanizzazione possono essere messi al servizio degli obiettivi? Quali incentivi fiscali si possono ipotizzare nelle fasi di gestione dei beni, che consentano un risparmio continuativo sulle prestazioni? Quali criteri di valutazione possono essere adottati e quali sperimentazioni essere sollecitate nel bando per favorire una innovazione dei modelli abitativi e funzionali? E il ruolo dei piani terra, la modularità e taglia degli appartamenti, ma soprattutto come coniugare sostenibilità economica e risposta alla domanda di case accessibili con una qualità architettonica e urbana degli interventi?

In copertina: Abbiategrasso ©C40ReinventingCities

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Francesca Fradelloni
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