09-05-2017 2 minuti

Pantografo 6. Focus sulle Cooperative di Comunità

Sul supplemento dell’industria delle costruzioni anche un’infografica sul Piano Periferie e la timeline del Piano Città

Si parla di comunità sul sesto numero di Pantografo, il supplemento de l’industria delle costruzioni curato da PPAN. Dalla rinascita economica e sociale dei territori a rischio di spopolamento, alle zone coinvolte nella ricostruzione post sisma, l'ultima uscita racconta il ruolo dei gruppi sociali e delle amministrazioni nei processi di rigenerazione delle piccole e grandi realtà urbane, dai borghi antichi sull’Appennino alle città europee credono nell'innovazione.

Creatività e impresa per l’energia pulita, il futuro green delle aree interne e i beni comuni come driver della rigenerazione. Tra le storie virtuose delle Cooperative di Comunità, ci sono gruppi di cittadini che hanno scelto di impegnarsi per rivitalizzare il proprio territorio, come nel caso del cinema PostModernissimo di Perugia, riaperto dopo 14 anni grazie ad un’alleanza tra i giovani del posto e la famiglia proprietaria dell’immobile. "Le Cooperative di Comunità si differenziano da quelle tradizionali –  spiega Paolo Scaramuccia, Responsabile Promozione, Servizi Associativi e Cooperative di Comunità di Legacoop – perché non guardano soltanto all’interesse dei soci, ma internalizzano il principio di mutualità esterna. Il loro oggetto sociale è la comunità”.

Ed è sempre la comunità il principale beneficiario del Piano Periferie, che mira a rigenerare gli spazi urbani, con particolare attenzione alle ricadute sociali. Al progetto promosso da Palazzo Chigi collaborano i Comuni ma anche i privati, che in alcuni casi partecipano fino al 40% dell’investimento, supportando e concretizzando le linee strategiche previste dagli enti locali. 

Cinquecento milioni di euro messi a disposizione dal governo con un bando, quattro città metropolitane e 20 Comuni, diffusi su tutto il territorio nazionale. Su Pantografo due pagine di infografica spiegano quali sono le città coinvolte, gli ambiti di intervento e il budget

Numerosi in Europa anche i casi di impegno da parte delle amministrazioni pubbliche che promuovono un nuovo modello di sviluppo urbano. Tra le altre, Oslo, Londra e Bolzano hanno scelto di investire in servizi e incentivi ai cittadini per facilitare la transizione verso un’economia più sostenibile, dai mezzi di trasporto alternativi a quelli tradizionali e i boiler a basso consumo

Comunità che chiedono sicurezza ed efficienza per l’ambiente costruito. A otto mesi dal sisma è stato, presentato pubblicamente il primo tagliando di Casa Italia, con l’annuncio di dieci cantieri sperimentali su edifici pubblici e abitati lungo tutto il Paese. PPAN descrive su Pantografo in una timeline dal giorno del sisma ad oggi, le tappe principali del progetto sposato anche da Renzo Piano, coniugando l’attenzione per le periferie con la volontà di proporre visioni e non solo tamponare le emergenze. 

Il primo numero dedicato alla #Rigenerazioneurbana

Il secondo numero dedicato a #Reportingfromabroad

Il terzo numero dedicato a #Saiexperience

Il quarto numero dedicato ai #Businessmodel

Il quinto numero dedicato alla #Committenza 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli Correlati
  • La finanza di progetto chiave della partnership pubblico-privata

  • Anci e Gbc firmano un patto per un futuro sostenibile

  • Il toolbox di Carlo Ratti per la Biennale di architettura di Venezia

  • Con la Milano Design Week volano i prezzi degli affitti brevi