Pubblico e privato insieme, presentato il metodo Milano Cortina 2026

16-01-2023 Francesca Fradelloni 3 minuti

Il ministro Salvini riapre al Piemonte: «Con l’Oval sarebbero le prime olimpiadi invernali di tutto l’arco alpino»

Le Olimpiadi sono un’occasione per l’Italia per rimanere sulla cresta dell’onda a livello internazionale.
Matteo Salvini

I motori si scaldano, una volata lunga 1.116 giorni. Sono i giorni che ad oggi ci separano dai Giochi invernali di Milano-Cortina 2026. «Stiamo cercando di correre come matti e mettere a terra le prime date», afferma da Milano, ospite dell’Assimpredil Ance, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.

Quelli di Milano Cortina 2026 saranno i primi giochi olimpici della storia ad essere ospitati da due città, Milano e Cortina, due regioni, Lombardia e Veneto, e due Province Autonome, Trento e Bolzano, su un’area totale di 22mila chilometri quadrati, saranno geograficamente i più estesi di sempre. Con una sorpresa. Semaforo verde dal ministro al Piemonte. La cerchia si allarga e si riaprono i giochi per Torino. «Meglio l’Oval che spendere 100 milioni in Trentino. Sarebbe un bel segnale fare le prime Olimpiadi dell’intero arco alpino», ha detto Salvini, spiazzando tutti oggi all’evento Ance.

Il ministro, infatti, conferma l’esistenza di un “piano B”. Gli impianti ereditati dai Giochi del 2006 sono un patrimonio che potrebbe rendere economicamente sostenibile la prossima kermesse invernale a cinque cerchi. Si parla in particolare dell’ipotesi di spostare a Torino le gare di pattinaggio di velocità, vista l’impossibilità di adeguare in tempo utile la pista di Baselga di Piné, in Trentino, che necessiterebbe di una copertura per adeguarsi agli standard olimpici. Servono tempo e molti soldi (si parla di un budget complessivo intorno ai 100 milioni), due cose che oggi il comitato organizzatore non ha.

Sulla possibilità che il Piemonte entri nella Fondazione Milano Cortina «devo parlare ancora con Lombardia e Veneto, oltre che con Milano-Cortina», ha affermato.


Dopo aver perso tanti mesi, ecco che la “macchina” organizzativa finalmente si rimette in moto. C'è la volontà di recuperare il tempo perduto.


La spinta viene da Veronica Vecchi ai vertici del Simico, la Società infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 costituita il 22 novembre 2021, soggetto giuridico a totale partecipazione pubblica, preposto a svolgere tutte le attività di realizzazione delle opere connesse ai Giochi Olimpici e Paralimpici. Ed è proprio che come studiosa di partnership pubblico-privato e investimenti a lungo termine che la sua nomina di presidente (voluta dall’ex Ministro Giovannini) ha il segno del cambiamento sui grandi eventi sportivi.

«Noi vogliamo portare a sistema un metodo, una operatività che vede pubblico e privato insieme: valuebased procurement process. L’obiettivo è “fare procurement” in modo strategico assumendo il ruolo di buyer. Per Simico una lagacy immateriale. Questo perché il procurement rappresenta il 15% del Pil e il Paese ha bisogno di una semplificazione progettuale che ponga al centro obiettivi economici, sociali ed ambientali, superando l’approccio burocratico-amministrativo che rallenta la messa a terra delle opere. Un modo per generare valore, in termini di efficienza, di trasparenza ambientale, sociale ed economica, attraverso il procurement sarà organizzato, riconoscendo nel mercato un partner e non un mero fornitore/controparte», spiega la Vecchi.

Un modo che metterà anche un bollino di garanzia sulla “qualità” delle opere e sul rispetto dei territori che dovranno trarre profitto di comunità dalla manifestazione sportiva, in termini anche di infrastrutture permanenti. Mettere in gioco delle sinergie per produrre un ecosistema continuo.

«Le Olimpiadi sono un’occasione per l’Italia per rimanere sulla cresta dell’onda a livello internazionale», avanza Salvini. «E il tema del partenariato pubblico e privato dimostra come è nostra intenzione andare su quella direzione. E per Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance, padrona di casa, l’ultimo appello al Ministro: «La nostra sollecitazione alle stazioni appaltanti di questo grande evento, ed in particolare alla Società Milano Cortina è, quindi, quella di considerare anche le Pmi, la spina dorsale del nostro sistema produttivo, con l’obiettivo di favorirne la crescita attraverso una migliore distribuzione delle risorse pubbliche, scongiurando l’eventualità che restino schiacciate dalle grandi e permettendo che si inneschi un nuovo modello di filiera, più moderno, efficiente ed efficace».

In copertina: foto tratta dal sito milanocortina2026.olympics.com

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Francesca Fradelloni
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