27-04-2016 2 minuti

Rivoluzione elettrica e prodotto di massa, ecco la sfida di Tesla

Focus su L’Espresso. Aspettando case che ricaricano auto e auto che ricaricano case

"La tecnologia permette adesso di ricaricare le batterie delle vetture da casa, magari grazie ad un impianto fotovoltaico e addirittura di recuperare energia dalle auto per le attività domestiche"

Sarà il mercato dell'automobile a spingere l'innvoazione anche nel mondo delle costruzioni? Saranno nuovi stili di vita ad incentivare una domanda di sostenibilità con ricadute dirette sulle città? La storia di Tesla accende un faro su questa questione e fa ben sperare su un cambio di passo attento all'ambiente. 

In Italia per ora ci sono 12 stazioni per la ricarica veloce della Tesla (20 minuti), tutte al Nord, "anche se il piano di sviluppo prevede altre due postazioni, una a Magliano Sabina, Roma, e l’altra a Salerno, ma entro la fine del 2017 – dice Elon Musk, fondatore di Tesla – saranno 7mila".
Musk – come si legge nell'articolo "Ti farò girar la Tesla" di Maurizio Maggi su l'Espresso del 22 aprile 2016 – sta procedendo con il metodo-Apple. Partito da prodotti di nicchia e di lusso, ha percorso questa strada avvicinandosi lentamento e costantemente alla produzione di massa, ma sempre di oggetti chic. Tesla come Apple è un brand ben definito in cui sempre più persone si riconoscono. "Basti considerare che il nuovo modello entry level della casa californiana, la Tesla 3 – la cui produzione inizierà nel 2018 – è già stata prenotata da 360mila persone" si legge sull'Espresso. Segno di un cambiamento epocale? Massimo Nascimbene, condirettore di Quattroruote, sostiene che “in Europa il cambiamento dipenderà dai tedeschi: se a Berlino decidono che è arrivata l’ora – e le case teutoniche, Volkswagen in testa, hanno annucniato investimenti corposi – l’accelerata elettrica comincerà davvero”. E grazie ai numeri di Tesla 3 con più di 300 km di autonomia con un pieno, ricarica veloce in 20 minuti, da 0 a 100km/h in sei secondi, l’elettrico sta diventando tendenza. 

Ecco che i produttori di energia si devono adeguare alla richiesta crescente di fornitura elettrica: Enel, in Italia, ha presentato un progetto di risposta al bando UE per aumentare il numero delle colonnine elettriche, sempre più tecnologiche, connesse tra loro e con gli smartphone. Progetti propedeutici alla costruzione di città intelligenti. Pezzi di un puzzle tutto da costruire. 

La tecnologie più innovative permettono adesso di ricaricare le batterie delle vetture da casa, magari grazie ad un impianto fotovoltaico e addirittura di recuperare energia dalle auto per svolgere le attività domestiche. Una rivoluzione che cambierà il volto delle città, migliorerà la qualità di vita dei cittadini e contribuirà, se supportata da altre scelte, a ridimensionare i danni per il pianeta.

Sul tema architettura e auto si segnala il video di Quattroruote tv che ha invitato Cino Zucchi e Donatella Bollani, vicedirettore di Domus, a provare una Golf GTE – versione ibrida della best seller di Volkswagen – per la quarta tappa dell'Electric Tour 2016.

In tema di ecosostenibilità via PPANthebrief Come applicare l’Enciclica di Papa Francesco? La Cei dialoga con la politica e l’economia
 

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