22-05-2017 2 minuti

Smart Working: a Milano cinque giorni per sperimentare il lavoro da remoto

Il Comune lancia la settimana dedicata al lavoro agile, con workshop, tavole rotonde e incontri

Il lavoro agile, non richiede una postazione fissa in ufficio, consente di svolgere i propri compiti ovunque, da casa, dal bar, dal parco o da una postazione di coworking

Milano inaugura la Settimana del Lavoro Agile: cinque giorni (22-26 maggio 2017) dedicati al tema del lavoro da remoto che per 148 aziende nel capoluogo lombardo è già realtà. L’evento, promosso dal Comune di Milano, darà la possibilità anche attraverso 33 appuntamenti tra workshop, tavole rotonde e incontri, di sperimentare e conoscere questa nuova modalità lavorativa, dal 10 maggio oggetto di normativa nazionale.

Il lavoro agile, o smart working, non richiede una postazione fissa in ufficio, consente di svolgere i propri compiti ovunque, da casa, dal bar, dal parco, dalla palestra, da un ufficio decentrato o da una postazione in coworking – si legge nel comunicato stampa del Comune -. È una modalità che soddisfa chi lavora e rende le imprese più competitive”.

Fino al 26 maggio le 238 realtà (aziende, enti, associazioni e sindacati) aderenti all’iniziativa permetteranno ai propri dipendenti di sperimentare per un massimo di cinque giorni un lavoro al di fuori della sede abituale, con una flessibilità oraria o attraverso una postazione di coworking. L’evento ha inoltre permesso alle imprese che hanno già avviato azioni di smart working di offrire uno spazio di consulenza alle realtà interessate, o di organizzare un evento presso la propria sede per diffondere le nozioni sul tema e su altri aspetti del welfare aziendale.

Il lavoro da remoto non influisce però solo sulla qualità della vita, ma è un toccasana anche per l’ambiente. Nel 2016, in occasione della giornata dedicata allo smart working, i lavoratori hanno evitato di percorrere con mezzi privati a motore 58.438 km, evitando di immettere nell’ambiente 1.93 kg di PM10, 26,6 kg di ossidi di azoto, 9,5 kg di biossido d’azoto e 11,7 tonnellate di anidride carbonica oltre a un risparmio di 5.080 litri di carburante.

Ancora, secondo un’indagine condotta dal Comune nel 2016 su un campione di 2.299 lavoratori, sarebbero 1.073 gli uomini e 1.226 le donne che hanno scelto la possibilità di lavorare da remoto. Si tratta per un 60% di adulti compresi nella fascia tra 39 e 55 anni, mentre sono il 30% i giovani fra i 25 e i 39 anni. Solo il 10% invece ha più di 55 anni.  

Tra le 148 aziende che hanno scelto di partecipare alla Settimana del Lavoro Agile ci sono anche Doxa, Fastweb spa, Gruppo PSA Peugeot Citroen, Mars Italia, Mellin, Sanofi, Siemens, Philips, Tamoil, Tim, Vodafone, Unicredit e Nestlè. Aderiscono inoltre tutte le società partecipate del Comune di Milano: MM spa, SEA, AMAT, A2A, ATM, Milano Ristorazione, Fondazione Welfare e Capholding.

Grande partecipazione anche da parte dei coworking, che in questa edizione sono 72 (+65%, erano 44 nel 2016) di cui 34 attivi sul territorio milanese e della Città metropolitana e 9 in Lombardia. Giunte adesioni anche al di fuori dei confini regionali tra cui 4 adesioni da Toscana e Veneto, 2 da Piemonte, Sicilia e Emilia Romagna, 1 da Marche, Umbra e Friuli.

Non sono poche le aziende, tra queste, che negli ultimi anni hanno investito su progetti innovativi coinvolgendo studi di progettazione ed esperti del settore, ottimizzando gli spazi, valorizzando la tecnologia e incidendo sulla qualità e sul confort. 

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