03-07-2015 Paola Pierotti 1 minuti

Torino, riuso temporaneo a Mirafiori. Ecco le otto soluzioni scelte da TNE

Primo premio a Recchiengineering, secondo a Studioata e terzo a Pat. Primi cinque posti per i torinesi

"E' stata interessante la discussione tra la giuria sugli obiettivi del bando, i valori dell’area, il tema del programma. Abbiamo sentito il dovere di consegnare un ventaglio di 8 proposte che possano aprire alla discussione"

Cino Zucchi

Primo premio per Recchiengineering con Land. Secondo per lo Studioata. Terzo premio per PAT Architetti associati. Quarto posto per Tiziano Cirigliano e quinto posto per Mario Cipriano. Per il futuro di Mirafiori, Torino Nuova Economia ha scelto per le cinque prime posizioni altrettanti studi torinesi. Il concorso internazionale di idee si è concluso in occasione del festival Architettura in Città con la preselezione di otto cordate tra le 48 proposte arrivate (45 ammesse) nelle scorse settimane. Al sesto posto si è classificato il gruppo guidato dall’ingegner Tonino Fadda di Cagliari, il settimo posto è andato al team guidato da Mario Cucinella Architects e all’ottavo posto si è classificato il gruppo guidato dai genovesi di Dodi Moss.

Tra tutte le proposte la giuria presieduta da Cino Zucchi ha riconosciuto cinque orientamenti per la nuova destinazione del fabbricato di 40mila metri quadrati: green, divertimento, produzione, spazio multifunzionale e autocostruzione.

Ai finalisti viene riconosciuto un premio da 10mila a 2mila euro e tutti sono ammessi a partecipare alla successiva procedura che partirà in autunno e sarà volta alla redazione di uno studio di prefattibilità del progetto di riqualificazione.

“Il concorso ha dato un brief interessante volto al mantenimento del capannone. Non potendo toccare tutto il tema di un’area vasta – ha descritto Cino Zucchi presentando il vincitore – è stata interessante la discussione tra gli obiettivi del bando, i valori dell’area, il tema del programma. Alcuni hanno privilegiato il tema ambientale, altri quello architettonico. Abbiamo sentito il dovere di consegnare un ventaglio di 8 proposte che possano aprire alla discussione”.



Il progetto è volto al riutilizzo di un edificio industriale di grandi dimensioni, di circa 37000 metri quadrati, con campate fino a 12 metri di altezza, sostenuto da strutture metalliche e dotate di una straordinaria luce naturale. La struttura sorge su una superficie complessiva di 142 mila metri quadrati.

 

 

 

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Paola Pierotti
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