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07-06-22   I   Luigi Rucco | Lettura : 3 Minuti

Dropcity riqualifica i tunnel della stazione centrale di Milano

Andrea Caputo e Nhood firmano il progetto per il 2024, presentato in anteprima alla Milano Design Week
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 Milano parte la riqualificazione dei tunnel sotto la stazione centrale, ormai da troppi anni in stato di abbandono. I Magazzini raccordati, spazi costruiti oltre cento anni fa per la distribuzione delle merci che arrivavano coi treni nella città, hanno una superficie di circa 40mila metri quadrati compresa tra via Aporti e via Sammartini e saranno la base per una rigenerazione che interesserà tutto il quartiere.

Nasce così il progetto Dropcity che, in occasione della Milano design week 2022, presenta un’anticipazione dei contenuti che caratterizzeranno i tunnel nei prossimi anni: un luogo di aggregazione e di dibattito sull'architettura, il design e la città contemporanea.  

Il progetto è un'iniziativa nata da un'idea dell'architetto Andrea Caputo e sarà sviluppato grazie a Nhood (che tra gli altri progetti si occuperà della riqualificazione di Piazzale Loreto a Milano), con il sostegno di Grandi stazioni retail.

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Dropcity definisce un modello urbano inedito in Europa con oltre 10mila metri quadrati, suddivisi in 28 tunnel, che ospiteranno gallerie espositive, atelier di produzione, laboratori, spazi dedicati alla robotica e alla prototipia avanzata. Una parte dei magazzini sarà dedicata anche alla ricerca e alla didattica, insieme a spazi ad uso ufficio destinati ai professionisti del settore. Ci sarà inoltre una materioteca, con un archivio didattico di materiali classificati secondo criteri di impatto ambientale, e una biblioteca pubblica accessibile a tutti con servizi di consultazione volumi e riviste di architettura e design, sala lettura e spazi per incontri con autori.


Una volta rigenerata l'area i tunnel ospiteranno gallerie espositive gratuite e accessibili alla comunità, atelier di produzione, laboratori, spazi dedicati alla robotica e alle nuove tecnologie. 


Fino a domenica 19 giugno, i tunnel che vanno dal numero 38 al numero 60 saranno completamente visitabili e ospiteranno iniziative culturali che anticipano i contenuti sviluppati all’interno di Dropcity, tra cui una mostra su Ricardo Bofill curata da Apartamento magazine, l’installazione di Fosbury Architecture presentata da Quodlibet edizioni e altre installazioni di KoozArch (Milano, London), Bureau Spectacular (Los Angeles), HPO (Ferrara), Supervoid (Roma), Motto (Berlin), Grillovasiu (Zurich), Log Magazine (NYC), Parasite 2.0, Ganko, Finemateria, (ab)Normal, From outer Space (Milano).

Dropcity va oltre la riqualificazione dei tunnel, estendendosi ad un progetto di conversione stradale che prevede la riduzione di traffico carrabile, una nuova ciclabile tra Centrale e Martesana, e un’area depavimentata e ripensata come superficie permeabile e immersa nel verde. Il progetto di Dropcity, nome ispirato alle prime utopie comunitarie americane, prevede infatti il restauro di oltre 400 metri lineari di facciate tramite il ripristino delle parti lapidee e la ricostruzione dei paramenti originali in coordinamento con la soprintendenza dei beni culturali. Un investimento da 16 milioni di euro che in due anni vuole dare nuova linfa a tutta la zona.

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Un nuovo quartiere con un modello interamente sostenibile. Un laboratorio dedicato alla cultura del progetto, dove creare opportunità per le nuove generazioni di ricercatori e progettisti. Gallerie espositive gratuite e accessibili alla comunità annesse ad un centro di produzione e creazione in città dove poter sperimentare nuove tecnologie.

A completare e arricchire l’esposizione ci saranno anche una serie di talk e iniziative, chiamate Dropcity Mockups, curate da Angela Rui con Anna Paola Buonanno che ospiteranno pensatori, editori, autori, architetti e designer a riunirsi e immaginare il futuro operativo e culturale della nuova area. Con questi incontri Dropcity vuole raggiungere studenti, giovani architetti e designer a Milano durante la design week, e invitarli a costruire spazi di confronto per costruire la città del futuro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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