Il valore del tempo e la qualità nella gestione dei processi a Roma. Ecco l’osservatorio Giubileo e Pnrr
I costruttori romani promuovono il dibattito e chiedono un tavolo: trasparenza e coesione
Investimenti, procedimenti e progetti, tempi e risorse, tutto da monitorare con cruscotti che “mettono ansia”, ma che aiutano anche a tenere il passo, a invitare allo stesso tavolo gli stakeholder per valutare insieme i prossimi passi. «Serve spirito di coesione». Questo è l’auspicio del presidente dell’Acer, Antonio Ciucci, che in rappresentanza dei costruttori romani ha promosso un incontro con rappresentanti della politica e delle istituzioni, della città e del Governo, per fare un punto sul cantiere-Roma, sul “rinascimento” della Capitale. Tutto all’insegna della qualità e della trasparenza. Da oggi è online l’Osservatorio Pnrr e Giubileo Roma, un portale web che consente a tutti – imprenditori, amministrazione, comuni cittadini – di conoscere le opere realizzate e quelle ancora in itinere, e di monitorare lo stato di avanzamento dei lavori giorno dopo giorno. Uno strumento da interrogare per la consultazione dei bandi e articolato in sezioni che illustrano chiaramente missioni, progetti e aggiudicazioni.
Nei prossimi anni, Giubileo e Pnrr saranno le occasioni per il rilancio di Roma. Lo dicono i numeri: 2,1 miliardi di euro gli investimenti previsti per il Giubileo del 2025 e 3,9 miliardi in arrivo a Roma e Città Metropolitana per il Pnrr (nel solo capoluogo circa 2 miliardi). Gli interventi programmati sono 135 in riferimento a quelli legati all’anno giubilare, 2.570 quelli inclusi nel Recovery Plan (580 soltanto a Roma). «Ma a che punto siamo?» se lo chiede l’Ance Roma che ha coinvolto l'OReP (Osservatorio Recovery Plan) con l’obiettivo di incrociare più banche dati. «Le fonti sono i decreti ministeriali di riparto delle risorse, la Banca dati SIMOG, Open BDAP (Banca Dati Amministrazioni Pubbliche), Open CUP. L’aggiornamento sarà costante nei prossimi anni – racconta Annalisa Giachi, coordinatore Orep – perché l’orizzonte temporale degli interventi guarda almeno al 2026, anno entro il quale dovrebbero essere terminate le opere Pnrr. Attualmente però, proprio per quanto attiene il Recovery Plan, nella Capitale la progettazione è partita per il 25% degli interventi e conclusa soltanto per il 13%; la percentuale di gare partite è ferma al 15%, mentre i lavori sono stati avviati solo nell’8% dei casi. Sul fronte Giubileo, invece, è ancora tutto da costruire».
«Conosciamo tutti – prosegue il Presidente dei costruttori romani – le problematiche che attanagliano l’amministrazione: uffici usurati, nei numeri e nella capacità di produrre, che oggi devono affrontare una sfida incredibile. Ci sono altre urgenze, come il caro materiali e il codice degli appalti. Per questo, per riuscire a mettere a terra gli investimenti, sono necessarie progettazione, corretta gestione dei lavori e una centrale unica di committenza» commenta Ciucci che richiama anche il tema delle procedure. “Non vogliamo che l’urgenza diventi normalità e che procedure straordinarie e negoziate si trasformino in ordinarie. Quello che vogliamo è che ci sia la dovuta trasparenza e rotazione. Nell’esecuzione dei lavori vanno coinvolte imprese strutturate, qualificate, in grado di poter realizzare e ultimare in sicurezza i cantieri. Ci deve essere una grande collaborazione fra pubblica amministrazione, corpi intermedi, professionisti e imprese, considerato il tremendo ritardo accumulato» il commento del presidente.
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