03-12-2020 Redazione 6 minuti

Ex Galateo di Lecce, la rigenerazione urbana parte dal sud con Archistart Studio

Doppietta in Puglia, in pochi giorni per il team di trentenni. Primo premio anche per il concorso di Castellaneta

Nelle città c’è tanto di stratificato e connesso. C’è la storia, il passare del tempo, il tessuto culturale. Nella città tutto questo si trasforma in scelte architettoniche, urbanistiche, stradali. E quando viene fatto con creatività, lungimiranza e sperimentazione, diventa anche un esempio di eccellenza. È il caso del giovanissimo team, tutti trentenni e poco più, di Archistart Studio che si è aggiudicato, in collaborazione col gruppo Alcotec e fra quasi 100 progetti, il primo premio (valore 80mila euro) del concorso di architettura internazionale per la riqualificazione dell'Ex Galateo di Lecce. Come da bando, ai progettisti sarà affidato un incarico da 1,2 milioni di euro. La gara era stata indetta da Regione Puglia, Comune di Lecce, dalla società Puglia Valore Immobiliare e dall’Arca Sud Salento con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Lecce.

E quando la rigenerazione e la valorizzazione del patrimonio partono dal Sud, recependo con sensibilità le fragilità del territorio, cercando anche di fornire una soluzione a queste debolezze (lavoro, emergenza abitativa, socialità, integrazioni e opportunità di sviluppo), si può dire con franchezza che si tratta davvero di una straordinaria operazione culturale, e non solo architettonica.


In un grande contenitore pubblico convergono così tanti concetti urbanistici e molti valori messi in campo per rispondere alla crisi delle relazioni sociali, alla riduzione dei servizi e del welfare ed all’affievolirsi del valore della rete familiare di stampo tradizionale.


Il team di Archistart Studio, a poche ore dall'aggiudicazione a Lecce, conquista anche il primo premio al concorso per la riqualificazione e valorizzazione delle aree costiere di Castellaneta Marina, un progetto di paesaggio che coniuga la tutela con la fruizione turistica del territorio.

A Lecce, all'ex Galateo, lo studio ha puntato sull’approccio sociale, con la scelta intergenerazionale di far convivere anziani e studenti, sul verde del grande parco, l’azzeramento del concetto di ghetto, che con un attraversamento dello stabile collegherà il centro con la periferia, e ancora sul modello sostenibile dell’abitare con quello economico del mercato, delle attività laboratoriali e artigianali fino a Brain, un incubatore di imprese sociali, associazioni, cooperative e freelance che hanno come obiettivo comune quello di generare lavoro.


Nell’ex edificio fascista si insedierà una nuova comunità solidale, in un progetto architettonico che attinge dalla politica sociale affinché siano condivisibili servizi e opportunità.


Una comunità eterogenea, una strategia che mira a generare un nuovo welfare di comunità, che consenta a chi sosta, vive ed interagisce all’interno della struttura di far parte di una rete. Inoltre, lo spirito contemporaneo dei progettisti ha predisposto soluzioni atte a garantire la massima flessibilità degli spazi e delle funzioni. Un modello di convivenza, in cui i cohouser possano oltre che godere dei benefici del supporto di vicinato, trovare in alcuni casi occupazione, o contribuire al miglioramento della condizione di vita degli altri residenti.

Il progetto. Il progetto mira a superare il rischio di generare una comunità definita e chiusa rispetto all’esterno. La proposta presentata intende bilanciare la necessità di privacy abitativa con la dimensione pubblica, distribuendo all’interno del complesso edilizio i differenti habitat (cohousing, studentato, laboratori e guest house, mercato sociale). Il progetto privilegia l’insediamento delle unità abitative nella parte più a sud, e ai piani superiori del complesso immobiliare, al fine di stabilire un rapporto diretto con il parco, e garantire maggiore privacy rispetto agli spazi collettivi del piano seminterrato e piano rialzato. L’insediamento della guest house a sud al piano seminterrato che accoglie i membri temporanei della comunità e il mercato sociale aperto alla città direttamente sul fronte nord, al piano seminterrato e rialzato, oltre che l’uso pubblico di parte del piano di copertura, consentono una varietà di frequentazione e la costante apertura a contributi esterni. A nord, in corrispondenza della facciata di ingresso al complesso, l'intervento colloca le residenze studentesche al fine di rispondere alla domanda di alloggi universitari in città e di creare il giusto mix generazionale nella nuova comunità. Infatti, con la scelta di integrare le residenze per anziani diffuse nelle comunità di piano, si vuole raggiungere la massima mixitè.

Una cerniera urbana. La volontà di aprire l’Ex Galateo alla dimensione pubblica è tradotta nelle principali scelte architettoniche di riuso dell’edificio, con la valorizzazione dell’accesso e della percorrenza di attraversamento pedonale in asse con la nuova gradonata di accesso al complesso, che prosegue con una promenade che connette il piazzale nord con il grande parco pubblico a sud. Questo spazio si candida ad usi culturali quali il potenziale utilizzo come cinema all’aperto o luogo privilegiato per incontri pubblici ed eventi.

Spazio libero per cultura e sport. Sul fronte sud il terrazzo ospita, nei volumi esistenti, laboratori e spazi destinati agli hobby della comunità residente, con una suddivisione in sei aree funzionali assegnati alle singole comunità di vicinato di ogni semipiano residenziale. Per ogni comunità di piano è destinato un laboratorio ed uno spazio coperto assegnato specificamente. Questa scelta consente di favorire pratiche di comunità e di favorire pratiche artigianali e di greening. All’esterno di questi volumi, sul terrazzo a sud il progetto prevede un green rooftop destinato ai residenti in cui è possibile sperimentare pratiche sostenibili ed aggregative. Il terrazzo a sud del complesso ospita, inoltre aree per favorire pratiche sportive da parte della comunità residente.

Aree verdi, attività per bambini e culto interreligioso. Nel volume satellite di ingresso al complesso, in prossimità della recinzione esterna, il progetto immagina la realizzazione di una eco-station per l’integrazione alla mobilità sostenibile della città e di un info point di accoglienza con tutte le indicazioni sulle possibili interazioni con la comunità insediata ad Ex Galateo. Il parco ed i giardini a nord del complesso mantengono, nella idea di progetto, le geometrie del giardino originale con una rifunzionalizzazione degli spazi a verde, al fine di adattarli alle necessità della comunità. Le aree a verde a ovest del complesso sono destinate al gioco ed alle attività per bambini e a tal fine sono protette e caratterizzate da materiali antitrauma. In quelle più ampe in prossimità del piazzale di accesso, la proposta progettuale insedia ad ovest un luogo per il culto interreligioso.

Servizi per anziani e orti urbani. Ad est, oltre all’autorimessa ed ai locali tecnici impiantistici ed antincendio, il progetto insedia orti urbani ed uno spazio per attività all’aperto destinato alla comunità di anziani del complesso, in continuità con i locali medici e le palestre per la fisioterapia previsti al piano seminterrato.

In copertina: stato di fatto © Archistart 

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