04-07-2022 Paola Pierotti 5 minuti

Futura, ecco i dettagli del bando per 212 nuovi plessi

Compiti estivi per gli architetti. Al via il maxiconcorso del ministero dell’Istruzione

Iniziano le vacanze e il ministero dell’Istruzione passa i compiti ai progettisti: un mese di tempo per lavorare e provare a passare il primo step per concorrere all’aggiudicazione di incarichi di progettazione per le nuove scuole finanziate dal Pnrr.

Pubblicato sulla piattaforma del Consiglio nazionale degli architetti il concorso di progettazione per 212 nuove scuole Futura; indetto dal dicastero di Viale Trastevere, il bando prevede l'ideazione, da parte di società di progettazione, con architetti e ingegneri, di edifici innovativi dal punto di vista architettonico, strutturale, e impiantistico. «Una chiamata rivolta alle migliori professionalità del Paese per la costruzione di scuole sostenibili, inclusive, accessibili, dove si possa fare didattica in modo innovativo» ha scritto il ministero guidato da Patrizio Bianchi che un mese fa in Triennale aveva presentato le linee guida avendo coinvolto una commissione di tecnici per l’attività propedeutica.

Promessa rispettata sul timing, rispetto alle anticipazioni del Cnappc. Una sfida sul campo che dovrà tenere conto del lavoro fatto a scala nazionale sul tema dell’edilizia scolastica in questi anni e delle prossime tappe (come l’idea di una legge proposta da Franco Lorenzoni, fondatore della Casa-Laboratorio di Cenci, anche lui coinvolto dal team del ministro Bianchi.


Con uno stanziamento complessivo di 1,189 miliardi di euro saranno realizzate 212 nuove scuole in 85 diverse province.


Concorso in due gradi. Il primo è finalizzato alla presentazione di proposte ideative per la costruzione di scuole innovative dal punto di vista architettonico, strutturale e impiantistico, altamente sostenibili e con il massimo dell’efficienza energetica, inclusive, accessibili e in grado di garantire una didattica basata su metodologie innovative e una piena fruibilità degli ambienti didattici, anche attraverso un potenziamento delle infrastrutture per lo sport. Si può partecipare ad una o più aree tra le 212 oggetto del bando. Come elaborati testuali sono richieste due facciate di relazione illustrativa e altre due di relazione di coerenza; come elaborati grafici una tavola in formato A1.

Le migliori 5, per ciascun ente locale (con comunicazione dal 23 settembre 2022 e consegna entro il 28 ottobre 2022), saranno ammesse al secondo grado nel quale è richiesto un progetto di fattibilità tecnica ed economica. «Non sono ammessi vincitori ex aequo» si legge nel disciplinare di concorso: l’obiettivo è cercare il progettista a cui affidare l’incarico. Entro il 5 dicembre il ministero dell’Istruzione stima di poter avere le graduatorie provvisorie.

La commissione giudicatrice sarà la medesima nel primo e secondo grado.

Le richieste del disciplinare in pillole:

  • Il riferimento normativo è quello delle linee guida del 1975;
  • la proposta progettuale deve prevedere la demolizione dell’edificio scolastico ovvero degli edifici scolastici oggetto di sostituzione edilizia e la ricostruzione in situ o mediante delocalizzazione di un nuovo edificio scolastico;
  • almeno il 70% in peso dei rifiuti non pericolosi generati durante la demolizione e rimozione degli edifici oggetto di sostituzione deve essere avviato a operazioni di preparazione per il riutilizzo, recupero o riciclaggio;
  • la nuova costruzione non deve comportare un incremento di consumo di suolo, se non nel limite massimo del 5% della superficie coperta ante operam;
  • i nuovi edifici scolastici devono conseguire un consumo di energia primaria inferiore di almeno il 20% rispetto al requisito Nzeb (nearly zero energy building), previsto dalla normativa italiana;
  • gli impianti elettrici e termofluidici a servizio dei nuovi edifici devono essere progettati con l’obiettivo di conseguire le migliori possibilità di gestione avanzata e controllo automatico degli impianti stessi;
  • il costo complessivo di quadro economico dell’intervento, rapportato alla superficie lorda del nuovo edificio, deve essere contenuto tra 1.600 euro /mq e 2.400 euro/mq.

Premi e incarichi. All’esito del secondo grado del concorso di progettazione, ai vincitori – laddove in possesso dei requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi previsti dal bando di concorso e dal presente disciplinare – per ogni singola area, è corrisposto un premio e sono affidate, da parte degli enti locali beneficiari, le fasi successive della progettazione e la direzione dei lavori, con procedura negoziata senza pubblicazione del bando di gara.

In particolare, si legge «ai vincitori di ciascuna delle 212 aree è corrisposto un premio nella misura del 70% dell’importo, per il livello di progettazione di fattibilità tecnica ed economica. Il restante 30% è corrisposto per i premi spettanti agli operatori economici classificati dal 2° al 5° posto all’esito del secondo grado del concorso di progettazione». Più in dettaglio vengono proposte delle suddivisioni per opere inferiori al milione di euro, tra 1 e 3,5 milioni e oltre i 3,5 milioni di euro, con rimborsi spesa dal secondo al quinto classificato che oscillano tra i 2mila e i 10mila euro.

Tempistiche. In considerazione dell’elevato numero di lotti di cui si compone il concorso di progettazione denominato “Futura” i termini per la presentazione delle proposte ideative relative al primo grado sono stati scaglionati al 3 agosto per i siti che ricadono nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria e Campania, al 4 agosto per i siti in Emilia Romana, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise e Piemonte, al 5 agosto per tutte le altre aree della Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto.

«Progettare nuove scuole è un’azione che guarda al futuro, un futuro forse anche di lungo periodo, contribuendo a definire come sarà l’istruzione nel nostro Paese nei prossimi decenni. Ma è un processo che inevitabilmente parte dal presente, dalla comprensione dei bisogni delle persone e delle comunità – scolastiche e territoriali – da integrare in una visione attuale e lungimirante dei rapporti fra insegnamento e architettura, che si concretizzi in nuovi ambienti di apprendimento efficaci e funzionali» scrive il ministero introducendo alle linee guida.

Le nuove scuole saranno 212. Un numero più elevato rispetto alle 195 inizialmente previste, grazie ad un aumento dei fondi che porta lo stanziamento complessivo da 800 milioni a 1,189 miliardi di euro. Saranno edificate sui territori di 85 Province, gli interventi previsti riguarderanno scuole dei diversi ordini e saranno realizzati sia nelle grandi città che nei piccoli Comuni, con l’obiettivo di dotare tutte le Regioni, sulla base delle richieste avanzate, di una nuova architettura scolastica che sia poi di ispirazione per tutte le nuove costruzioni.

Foto di copertina @ Katerina Holmes

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Paola Pierotti
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