06-05-2024 Redazione 2 minuti

Studentati previsti dal Pnrr: la soluzione è nell’edilizia off-site

Un convegno per discutere dell'innovazione tecnica che ottimizza tempi e costi, tagliando le emissioni di CO2

Il timore che le scadenze relative al Pnrr non saranno rispettate è quanto mai attuale e sollevato da più parti. Il tema riguarda anche gli studentati. In virtù del decreto Pnrr 4 appena convertito in legge il ministero dell’Università e della Ricerca avrà il supporto di un Commissario ad hoc per ottenere i 60mila nuovi posti letto per studenti universitari previsti dal Piano entro il 30 giugno 2026.

Obiettivo per il quale sono stati stanziati 1,2 miliardi di euro. Mancano poco più di due anni, e sarebbe utile poter velocizzare il processo non solo a livello amministrativo, ma anche tecnico. Per discuterne è stato organizzato un convegno che avrà luogo il 7 maggio al Viola Park di Bagno a Ripoli (Firenze), il nuovo centro sportivo della Fiorentina progettato da Archea Associati.

L’evento è intitolato Edilizia off-site e intelligenza artificiale: una combinazione vincente per le sfide del Pnrr, ed è organizzato dalla Polistamp Infissi di Pratovecchio. L’evento vedrà la partecipazione di numerose aziende tra cui Marcegaglia, Binoocle, Simone Micheli Architectural Hero, Politecnica, Vetroresina Spa e Geberit. I partecipanti tratteranno vari argomenti, dalle soluzioni costruttive prefabbricate all’applicazione dell’intelligenza artificiale nel campo dell’edilizia, dall’uso innovativo dell’acciaio alle ultime tendenze nel design.

Cosa si intende per edilizia off-site? Si tratta della realizzazione dell’edificio fuori dal cantiere, direttamente in sede di industria, dove vengono costruite le singole componenti che saranno poi assemblate in cantiere. Molti progetti contemporanei, talvolta firmati da architetti famosi, sono già realizzati con il metodo off-site: grattacieli, scuole, ospedali, studentati, ma anche ristrutturazioni di palazzi storici.


C’è chi ritiene che questa tecnica diventerà egemone nel prossimo futuro perché si sposa con il precetto della sostenibilità ambientale, dato che la precisione realizzativa ottimizza l’uso di risorse e materiali, tagliando quindi le emissioni di CO2.


La qualità delle componenti conferisce tra l’altro alla costruzione finale una tenuta all’aria e valori di isolamento ottimali. Altri vantaggi derivano dalle maggiori possibilità di personalizzazione e di riutilizzo delle componenti a seguito di un futuro disassemblaggio. Infine, ciò che ci riporta alla questione Pnrr, tempi e costi di produzione sono certi grazie anche all’utilizzo del Bim.

Racconta Giovanni Tummino, responsabile del settore bagni off-site di Polistamp Infissi e tra i relatori del convegno: «Da 30 anni vendo bagni prefabbricati, ma in Italia siamo molto indietro. Alcuni ancora scambiano i bagni prefabbricati per bagni chimici. Bisogna capire che è ora di cambiare. Anche perché ci si lamenta della mancanza di manodopera, e una soluzione può venire da questa metodologia».

Quanto agli studentati previsti dal Pnrr, Tummino non ha dubbi: «Quel numero di posti letto entro quella data non si potrà raggiungere se non si utilizzano le prefabbricazioni». Ecco allora che un’innovazione tecnica che si fa strada lentamente per resistenze di tipo culturale ha bisogno di raggiungere il vasto pubblico, gli stakeholder e il decisore politico. Da qui l’idea dell’appuntamento del 7 maggio.

In copertina: Student Lobby, Olympic Village ©SOM

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