
Valorizzazione del patrimonio pubblico. La ricetta Audis, con KCity e Nomisma
Il servizio è dedicato alle amministrazioni locali, soggetti proprietari del 60% degli immobili pubblici
Rappresenti o guidi una Pa con un patrimonio immobiliare pubblico da valorizzare, con aree e immobili dismessi o sottoutilizzati da rigenerare, e non sai come orientarti? C’è una task force di professionisti nata nell’ambito della rete Audis (associazione aree urbane dismesse) che è scesa in campo per fornire un’attività di consulenza mirata nell’ottica dell’attivare processi di riqualificazione urbana, sociale e territoriale. In poche parole, lo schema di gioco parte con “VIPr”, acronimo di Valorizzazione Integrata dei Patrimoni orientata alla Rigenerazione, ed è un’iniziativa nata dalla joint venture fra KCity e Nomisma, due società che si occupano rispettivamente di rigenerazione urbana e modelli di governance da un lato, di ricerche di mercato dall’altro, entrambe appunto della rete Audis.
Il servizio nasce dalla messa a fattore comune di approcci, metodologie e strumenti per l’analisi dei mercati immobiliari. Fondamentali tanto le competenze di Nomisma riguardanti gli studi economici e di fattibilità, quanto le capacità di KCity nel disegnare strategie e processi di innovazione e recupero del tessuto urbano.
Ma a chi si riferisce VIPr? A spiegarlo è Paolo Cottino, amministratore unico e direttore tecnico di KCity. «Aiutiamo i Comuni a farsi trovare pronti di fronte alle opportunità rappresentate dai bandi di finanziamento. In particolare, supportiamo gli uffici a censire il patrimonio disponibile – spiega Cottino – oltre che a svelare il potenziale di utilizzo di ogni cespite e a definire proposte strategiche integrate di riuso con soluzioni gestionali ad hoc». La scelta di guardare alle amministrazioni locali è giustificata se si guarda a un dato: «si tratta dei principali proprietari immobiliari in Italia, in quanto detengono il 60% del patrimonio pubblico nel suo complesso» racconta Marco Marcatili, economista e responsabile sviluppo di Nomisma. «Anche in questo periodo caratterizzato dal Covid-19, con VIPr le amministrazioni potranno essere d’esempio e mostrarsi come soggetti anticiclici, ottimizzando il patrimonio strumentale e riattivando quello disponibile con nuove funzioni di comunità».
Gli obiettivi dichiarati dell’iniziativa sono quattro: organizzare le informazioni ed efficientarne la gestione, creare valore e reperire risorse, orientare e supportare le politiche pubbliche, fungere da leva per la rigenerazione urbana. Entrando nello specifico delle attività di VIPr, il primo step è rappresentato da una fase di raccolta e organizzazione di dati e informazioni strategiche riguardanti il patrimonio e il contesto di riferimento. Su questa base vengono individuate delle possibili intersezioni fra gli obiettivi delle politiche di sviluppo del territorio e le relative potenzialità di impiego e valorizzazione del costruito. Fatto questo si passa alla strutturazione di un piano strategico che definisce gli scenari più conformi agli obiettivi, indica le azioni da intraprendere sul piano procedurale e fornisce un primo inquadramento degli aspetti fiscali prefigurando gli impatti attesi.
In copertina immagine di ©VIPr

Architettura ArchitetturaChiECome Arte Città Concorsi Culto Cultura Design Energia Festival Formazione Futuro Hospitality Housing Industria Ingegneria Italiani all'estero Legge architettura Libri Masterplanning Milano Norme e regole Premi Progettazione Real estate Retail Rigenerazione Urbana Salute Scommessa Roma Scuola Sostenibilità Spazi pubblici Sport TEHA Trasporti Turismo Uffici
Reggiane, lo sviluppo economico (e urbano) basato sulla conoscenza
Gli architetti europei detengono solo l’1% della quota di mercato del settore delle costruzioni
Venti milioni di europei cercano casa in affitto. Un quinto è in Italia
Napoli rigenerata tra recupero e nuovi hub culturali per la comunità