Industria e design per il nuovo modulo ufficio. Ecco la Capsule di Il Prisma e Manni

25-06-2020 Federica Maria 3 minuti

Moduli industrializzati per rispondere all’emergenza e per adattare strutture esistenti

«Ascoltare il mercato, leggere i trend, guardare oltre gli ostacoli e osare, aprendo nuove strade per incontrare i bisogni del cliente»
Claudia Chiti

Non basta l’adozione di dispositivi di protezione individuale o l’innalzamento di standard igienici, il ritorno in ufficio post-pandemia richiede una completa riconfigurazione degli spazi di lavoro esistenti e la creazione di nuovi. I primi a dover essere flessibili sono i progettisti.
Sempre più urgente si fa la riflessione sul ciclo di vita degli edifici, senza dare per scontato che la loro funzione rimanga invariata nel tempo. Il Covid ha fatto luce sul modo di progettare, evidenziando quanto sia ormai necessario un approccio olistico che tenga conto del mutato scenario in cui ci si trova, sempre più fluido e imprevedibile.

La società di progettazione Il Prisma e la storica realtà industriale veronese Manni Group hanno raccolto la sfida unendo le forze e presentando al webinar organizzato in collaborazione con Rebuild “Benessere e salubrità nei luoghi di lavoro” il progetto “Capsule”: una proposta di ufficio del futuro, che combina tecnologia e design. Si tratta di una struttura modulare flessibile e trasformabile, pensata per affiancarsi e integrarsi completamente a edifici già esistenti, generando nuovi scenari d’uso. 
Oggi più che mai è importante «Ascoltare il mercato, leggere i trend, guardare oltre gli ostacoli e osare, aprendo nuove strade per incontrare i bisogni del cliente» sostiene Claudia Chiti, International Business Developer di Manni Green Tech. 

Il progetto offre la possibilità di creare spazi e volumi addizionali che rispondono al contempo alle attuali necessità di distanziamento sociale e a quelle future di spostamento e ampliamento dello spazio di lavoro. Aumentando lo spazio a disposizione negli uffici, cresce il valore e la vivibilità dell’edificio: l’ambiente diventa più sicuro e confortevole, allo stesso tempo si apre la possibilità di riconfigurare il modulo a seconda delle varie esigenze permette una sua ricollocazione e un riutilizzo anche nella fase post-Covid.
Capsule è una soluzione capace di rispondere in modo flessibile ai bisogni di oggi e di domani. Una struttura che pur essendo pensata per una realizzazione off-site, non nasce soltanto come risposta all’emergenza, ma è studiata per durare nel tempo e cambiare adattandosi al cliente, integrando i bisogni di oggi con quelli di sempre: bellezza, sostenibilità, alte performance tecnologiche.

La prefabbricazione delle strutture, realizzate in acciaio leggero, rende i tempi di realizzazione estremamente contenuti e i modelli scalabili. Il progetto prevede due diverse categorie di moduli che possono essere anche combinati tra loro: il baseline, modulo base, l’ambiente di lavoro vero e proprio, e una soluzione special, dedicata al rapporto con l’esterno e a quello con i colleghi.

L’interior del modulo-capsula è pensato anch’esso secondo uno schema il più flessibile possibile in termini di configurazione: l’arredamento standard si adatta così all’utilizzo che ne fa il lavoratore. La parete al contempo arreda, ospita videowall, si trasforma in libreria o in archivio. Le finestre possono trasformarsi in scrivanie, le pareti in lavagne. Lo stesso sistema di chiusura dei soffitti è stato studiato per essere intercambiabile. Si potranno personalizzare anche gli aspetti di climatizzazione e illuminazione. Il tetto, infine, rende autosufficiente l’intero modulo, grazie a tender fotovoltaici removibili, per essere combinati tra loro.

 

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Federica Maria
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