09-04-2024 Alessio Garofoli 2 minuti

Roma, addio al Centro direzionale Alitalia: al suo posto case, una scuola e aree verdi

Al via la demolizione della sede dell'ex compagnia di bandiera a Muratella: in ballo un progetto da 300 milioni di euro

Dalle ceneri della fu Alitalia un’iniziativa di rigenerazione urbana attesa da lustri. Accadrà in un quadrante della Capitale spesso “maltrattato”, là tra i capannoni sul Tevere e il tratto urbano dell’autostrada Roma-Fiumicino che scavalca il fiume per condurre all’Eur. Mentre Alitalia, un pezzo di storia del Paese, non c’è più, ora si chiama Ita e aspetta il via dalla commissione Ue per essere finalmente assorbita da Lufthansa, anche un pezzo di storia impiegatizia e urbanistica di Roma si appresta a scomparire. L’8 aprile il primo colpo di benna ha fatto partire l’abbattimento dell’ex Centro direzionale Alitalia di Muratella, alla Magliana vecchia nel municipio XI. Proprio lì dove, nel 2008, una conferenza stampa ufficializzò la privatizzazione della compagnia, venduta alla Cai di Roberto Colaninno con la benedizione di Silvio Berlusconi. Evento che non fu la fine ma l’inizio di altre peripezie. Quattro edifici pressochè deserti da anni saranno demoliti perché possa entrare nel vivo la riqualificazione dell’intera area, di circa 106.756 metri quadrati, su progetto redatto da 3C+t e Bioedil.

I lavori di abbattimento dovrebbero durare un anno e mezzo. Finita la demolizione degli edifici B-C-D-E l’investimento della proprietà, per un valore intorno ai 300 milioni di euro, si concretizzerà nella realizzazione di circa 1.300 unità abitative, di cui 320 destinate alla locazione a canone calmierato per l’edilizia sociale. Ma sorgeranno anche un plesso scolastico (primaria e secondaria) con auditorium; un supermercato e attività commerciali di vicinato; un sistema della mobilità orientato all’utilizzo dei mezzi pubblici e alla condivisione dei mezzi di trasporto (bikesharing, car-pooling e car-sharing).


Si prevede, inoltre, la valorizzazione ambientale del luogo, con la creazione di nuove aree verdi e percorsi pedonali e ciclabili, in stretta connessione con la vasta e vicina Riserva naturale regionale Tenuta dei Massimi.


Il progetto può essere diviso in due parti: il comparto edilizio, con la costruzione degli edifici residenziali e commerciali e delle opere pubbliche di urbanizzazione secondaria (plesso scolastico con auditorium); e le aree pubbliche da rigenerare che comprendono aree a verde, infrastrutture stradali e parcheggi (opere di urbanizzazione primaria). Il comparto edilizio si articolerà attorno a una piazza pedonale: sarà attraversato da un percorso ciclo-pedonale centrale sviluppato lungo la zona a servizi (plesso scolastico ed auditorium), che servirà le abitazioni e raggiungerà la piazza che ospiterà negozi di vicinato, pubblici esercizi e spazi ludico-sportivi. L’agonia dell’ex quartier generale della vecchia compagnia di bandiera dura da quasi 15 anni. Inaugurato nel 1991, era un centro direzionale all’avanguardia con 5 edifici collegati tra loro da una serie di tunnel attraverso i quali ci si spostava da una palazzina all’altra senza uscire. Conteneva due auditorium, una sala stampa, una mensa per più di 1.000 persone, parcheggi con oltre 3mila posti auto, nonché la ricostruzione parziale di una cabina di aereo e il simulatore di volo di un B747 con pannello di comando esterno. Nel 2002 Alitalia, in preda alla crisi, lo cedette a una holding immobiliare, restando in affitto fino alla fine del 2008, quando il vettore fu venduto alla “cordata tricolore”: allora il centro fu dismesso, a parte la palazzina A riutilizzata come sede di uffici da alcune multinazionali. Ad accentuare il degrado del complesso anche gli incendi che tra il 2019 e il 2020 ne hanno colpito alcune palazzine. Ma adesso si riparte.

In copertina: Render del progetto di riqualificazione ©Roma Capitale

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Alessio Garofoli
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