Roma, un laboratorio urbano per una città più inclusiva
Da Fidapa e Aidia il format per luoghi più accessibili. Lucarelli e Alfonsi: «Spazi pubblici come motore di equità e innovazione»
Un dialogo concreto tra associazioni e istituzioni, per progettare una città più inclusiva a partire dallo spazio pubblico. È questo il messaggio lanciato dal convegno “Guardiamo la nostra città con occhi inclusivi”, promosso da Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari) e Aidia (Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti) in Campidoglio.
L’incontro ha visto la partecipazione attiva degli assessori di Roma Capitale Monica Lucarelli (Attività produttive, Pari opportunità e Attrazione investimenti) e Sabrina Alfonsi (Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti), che hanno accolto i risultati del progetto pilota messo a punto dalle due associazioni e proposto come modello replicabile in altri contesti urbani.
«Gestire una città come Roma significa non solo amministrare, ma anche ascoltare. Senza dialogo non può esserci vera innovazione. Il vostro lavoro ci permette di vedere la città con occhi nuovi», ha dichiarato Lucarelli.
L’assessore ha sottolineato il valore della progettazione urbana attenta alle esigenze specifiche dei diversi utenti, dai bambini alle persone con fragilità, come leva strategica per unire qualità della vita e sviluppo economico. Anche Alfonsi ha ribadito il ruolo chiave della gestione condivisa dello spazio pubblico: «Quando chi progetta e chi fruisce collaborano, lo spazio smette di essere di nessuno e diventa di tutti. È il cuore delle politiche che stiamo portando avanti sulla città sostenibile. La corresponsabilità è il futuro».
Al centro dell’incontro, la presentazione di un laboratorio urbano inclusivo realizzato dalle sezioni romane di Aidia e Fidapa con il supporto scientifico dell’Università Roma Tre. Il progetto si è sviluppato in tre momenti chiave: una camminata urbana partecipata, la raccolta di dati tramite questionario, e un laboratorio creativo multidisciplinare.
Il tratto urbano scelto, tra via Ottaviano e via Barletta, nel cuore del quartiere Prati, è stato mappato per valutarne l’accessibilità e l’attrattività. Coinvolti cittadini, studenti e utenti del territorio, con un approccio replicabile su scala nazionale attraverso il progetto, che promuove visioni urbane di genere e inclusività.
«Abbiamo analizzato uno spazio urbano strategico, con flussi eterogenei e funzioni miste», ha spiegato Raffaella Seghetti, presidente Aidia Roma. «Dalla camminata alla progettazione condivisa, il format è pensato per essere ripetuto ovunque: l’obiettivo è restituire centralità alle esigenze reali di chi vive la città».
Un ruolo centrale è stato giocato dalle due reti promotrici. «Siamo presenti con 23 sezioni territoriali da nord a sud», ha sottolineato Grazia Marino, presidente Fidapa BPW Italia. «Portiamo la nostra esperienza tecnica per progettare spazi accessibili non solo per le donne, ma per tutte le persone. La cura e la sicurezza sono temi trasversali che riguardano la vita quotidiana».
Pia Petrucci, past presidente nazionale Fidapa, ha ricordato l’importanza della sinergia tra il mondo associativo e quello tecnico-professionale: «La Federazione rappresenta la società civile. Con Aidia abbiamo creato un laboratorio permanente sulla città storica, una collaborazione che oggi produce risultati concreti e propone nuove strategie inclusive».
La visione dello spazio pubblico come leva di inclusione è stata rilanciata anche dall’architetto dello studio Nemesi, Susanna Tradati, che ha messo in relazione il progetto romano con alcune delle migliori pratiche internazionali: da Superilles a Barcellona ai programmi di rigenerazione urbana di Bordeaux e Torino, fino al recente progetto europeo “Inclusive Spaces”.
«La competitività di Roma sul piano della qualità dello spazio pubblico è in crescita – ha evidenziato Tradati – ma serve una visione strategica, capace di connettere il centro storico con i grandi parchi e le infrastrutture, mantenendo viva l’identità dinamica della città».
In copertina: © Adobe Stock

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