15-03-2016 2 minuti

Il parco archeologico di Santa Maria di Siponto in pillole. Ecco il booklet di PPAN

Voci di La Rocca, Longobardi, Riccardi, Tresoldi, Pallotta, Guccione, Mattirolo, Patruno, Carbonara, Polveroni, D’Orazio

Arte pubblica e committenza pubblica. Industria creativa e investimento sui giovani talenti. Dialogo tra arte contemporanea e archeologia, tradotto in un’installazione leggera e trasparente che ricostruisce il volume di una chiesa esistente, evocandone la memoria e ispirando nuovi segni di interpretazione. Nel comune di Manfredonia, il Segretariato Regionale e Soprintendenza Archeologia della Puglia, hanno ultimato un piano di valorizzazione del parco archeologico.

Impiegando fondi europei hanno coperto, protetto e riqualificato il sito archeologico e il lavoro dell’impresa Cobar spa è stato arricchito dal contributo artistico del giovane Edoardo Tresoldi.

“Per una volta, invece della fuga all’estero di una giovane mente brillante siamo riusciti ad imbrigliarla in un passato remoto. È scaturita una sorta di meraviglia, di connubio tra capacità antiche e arte contemporanea. Siamo riusciti nell’impresa non facile di garantire la tutela ad un sito archeologico – spiega Anna Maria Tunzi, direttore scientifico del progetto – proteggendone le parti più fragili e allo stesso tempo fornendo, attraverso non una copertura anonima ma una vera e propria installazione d’arte, la possibilità a chiunque di immaginarsi queste antiche basiliche paleocristiane che si sono nel tempo avvicendate”.

Dopo un’attenta ricerca promossa dal Soprintendente Archeologo Luigi La Rocca, coinvolgendo archeologi, architetti e studiosi, si è deciso di affrontare in modo sperimentale e innovativo il problema della copertura del sito archeologico.

Edoardo Tresoldi, classe 1987, è stato individuato da Francesco Longobardi, progettista e direttore dei lavori. È stata un’illuminazione: le opere realizzate da Tresoldi e pubblicate online sono sembrate fin da subito adatte alle esigenze della Soprintendenza. L’incontro e il dialogo tra archeologi e artista l’hanno confermato. Ad agosto 2015 il giovane, con un background nel mondo della scenografia cinematografica, ha ricevuto l’incarico e in tre mesi ha costruito l’opera.

L’intervento complessivo per il parco archeologico di Santa Maria di Siponto è costato 3,5 milioni di euro di cui sono stati investiti per la sola installazione artistica 900mila euro.

Per raccontare il processo e comunicare un modello virtuoso la Soprintendenza Archeologia della Puglia ha deciso di coinvolgere il mondo dei media, i critici, gli esperti e gli addetti ai lavori per condividere il risultato e mostrare ufficialmente l’opera costruita. PPAN comunicazione e networking per il costruito ha progettato e coordinato un evento in programma l’11 e il 12 marzo 2016 anticipandolo con un coming soon e promuovendo un talk con esperti. È stato realizzato un instant video del processo e la due giorni viene arricchita da un concerto di musiche medievali e da un laboratorio con i ragazzi delle scuole d’arte e di architettura.

Tra gli altri hanno partecipato Margherita Guccione, direttore Maxxi Architettura, Anna Mattirolo, direttore storico dell’arte del MiBACT, Aldo Patruno direttore Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, Roberto Zancan e Roberto Bosi esperti del mondo della comunicazione e dell’architettura. In questo booklet sono raccolti commenti e riflessioni anche dal mondo della comunicazione con contributi di Costantino D’Orazio e Adriana Polveroni. Sul fronte del restauro un commento del professor Giovanni Carbonara.

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