04-11-2022 Redazione 2 minuti

Costruzioni, dai bonus fiscali metà del fatturato dei professionisti

La maggior parte degli interventi sono stati realizzati nelle regioni settentrionali

Il Superbonus al 110% e gli altri incentivi fiscali hanno rappresentato, nell’ultimo biennio, una vera e propria ancora di salvezza per architetti e professionisti. Uno su tre infatti attribuisce più della metà del proprio fatturato a questi.

Questo il dato principale che emerge dallo studio “Incentivi fiscali e Superbonus: le opinioni e i problemi dei professionisti”, realizzato da Fondazione Inarcassa e Ref ricerche. Lo studio conferma le difficoltà della filiera, alleviate soltanto in parte dagli aiuti statali, tanto che otto architetti e ingegneri liberi professionisti su dieci hanno dichiarato di aver svolto lavori usufruendone e più di sette su dieci hanno fatto interventi applicando il Superecobonus.

Alla luce di questi dati Franco Fietta, presidente Fondazione Inarcassa, ha auspicato che: «i bonus edilizi diventino strutturali. Il quadro economico attuale è complesso e il nostro comparto è stato colpito fortemente dall’aumento del costo delle materie prime e dall’incremento folle dei costi energetici, ma il settore è in buona salute».

Diverse le opportunità a disposizione anche se non tutte hanno riscosso il medesimo successo tra i professionisti. Nonostante gli effetti sul fatturato e l’occupazione l’Ecobonus 110% e il Sismabonus 110% sono stati valutato in maniera negativa dai professionisti, mentre quello Facciate e le altre categorie ottengono giudizi complessivamente migliori, soddisfatti poco meno di due professionisti su tre.


La maggior parte dei professionisti auspica che i bonus diventino strutturali ma che al contempo ne venga snellita la parte burocratica.


 A pesare negativamente sul giudizio le incombenze burocratiche ritenute eccessive rispetto ai consueti iter procedurali; critiche anche al decreto Antifrode i cui effetti vengono percepiti più dannosi che utili; in particolare, a risentirne maggiormente è stato il meccanismo di cessione del credito, utilizzato dalla maggior parte dei professionisti coinvolti nei lavori legati agli incentivi fiscali (circa l’85%). In merito a questo aspetto specifico, solo il 10% dei professionisti dichiara di non aver mai riscontrato problemi e oltre la metà ha questioni dovute alla cessione ancora non risolte, date le tempistiche profondamente dilatate dall’eccessiva burocrazia.

Non solo ombre però. Tra gli aspetti positivi l’efficienza energetica, lavori incrementati (70%), la crescita dell’attività economica (45,1%) e la maggiore sicurezza sismica degli edifici (26,8%). Nel complesso architetti ed ingegneri, il 79% del totale, approva i provvedimenti ed auspica che assumano carattere strutturale, pur auspicando modifiche che ne semplifichi le procedura.

Dallo studio emerge anche la conferma delle ataviche differenze tra le varie aree del nostro paese. Oltre la metà degli intervistati, infatti, ha effettuato lavori prevalentemente nelle regioni del Nord; inoltre le opinioni sulle politiche di incentivo fiscale risultano profondamente legate alle caratteristiche territoriali. Difatti, l’opinione è molto più positiva al Sud (43%), dove una quota più elevata di professionisti (26%) annovera tra i principali aspetti favorevoli la creazione di nuova occupazione.

Per quanto riguarda il Centro, invece, i professionisti apprezzano in misura relativamente maggiore gli effetti degli incentivi fiscali sulla sicurezza sismica degli edifici (34%). Questa tendenza riflette anche le tipologie di interventi attivate: le regioni centrali hanno fatto un uso ampiamente maggiore del Sismabonus, essendo un’area caratterizzata da un rischio più elevato rispetto al resto del Paese.

Nel Nord, invece, si fa un maggiore ricorso a quello Ristrutturazione (50%), o per l’efficienza energetica (65%). Un problema che invece risulta più sentito nel settentrione è quello del carico burocratico, valutato come “eccessivo” dal 63% dei professionisti delle regioni interessate; sotto Roma invece sono valutati in maniera peggiore i decreti antifrode.

Foto di copertina © Ricardo Gomez Angel

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