Il Mediterraneo al centro del Padiglione Italia: una riflessione sul rapporto tra terra e mare

09-05-2025 Luigi Rucco 2 minuti

09-05-2025 Luigi Rucco 2 minuti

Il Mediterraneo al centro del Padiglione Italia: una riflessione sul rapporto tra terra e mare

Il viaggio di Guendalina Salimei per ripensare le coste italiane come luoghi di connessione e rigenerazione

Un ruolo da protagonista nel rapporto strutturale tra acqua e terra, punto di equilibrio tra ambiente, uomo, cultura ed economia con effetti su biodiversità e geopolitica. Da questa visione del Mediterraneo parte l’analisi di Terrae Aquae. L’Italia e l’intelligenza del mare, il progetto espositivo del Padiglione Italia alla 19. Mostra Internazionale di Architettura visitabile dal 10 maggio al 23 novembre 2025, presso le Tese delle Vergini dell’Arsenale alla Biennale di Venezia. Curata da Guendalina Salimei e promossa dalla Direzione generale Creatività contemporanea del Mic, l’iniziativa pone al centro della riflessione l’intelligenza del mare come visione strategica, culturale e progettuale, capace di guidare un rinnovamento che parte dalle coste italiane per aprirsi al Mediterraneo e oltre.

Il Padiglione nasce da una call che ha raccolto oltre 600 contributi, espressione di una pluralità di approcci in grado di interrogare e trasformare la relazione tra terra e acqua, in un’epoca segnata dai cambiamenti climatici e dalla necessità di ridefinire il concetto stesso di costa. Il percorso espositivo si articola in tre sezioni principali: censimento sul presente, dedicato ai progetti già attuati o in corso in Italia, la quadreria, una grande raccolta di progetti, mappe e disegni con riflessioni e visioni future, e infine il laboratorio della ricerca, uno spazio interattivo in cui università, centri di ricerca e attori della società civile approfondiscono il dialogo tra discipline e territori. Gli spazi del Padiglione contengono numerose opere di artisti contemporanei che interpretano il tema della mostra secondo uno sguardo trasversale e inatteso, tra le quali le opere di Thomas De Falco, Agnes Questionmark, Marya Kazoun, Alfredo Pirri e Anna Muskardin.


Nel Giardino delle Vergini si conclude il percorso con l’Arca di Ulisse, installazione ispirata ai viaggi dell’eroe dell’Iliade che raccoglie e conserva dati e materiali come metafora del mare che restituisce tracce lungo le coste


In linea con la tematica della Biennale di Carlo Ratti, vista come un cammino di intelligenza dove l’architettura concede e produce spazio, il Padiglione Italia mira a stimolare il risveglio di un’intelligenza collettiva capace di innescare un rinnovamento che parte dalle coste italiane per espandersi a livello globale. Frequentemente soggette a sfruttamento, degrado e scarsa valorizzazione, le coste rappresentano in realtà un punto d’incontro tra ecosistemi, culture, attività e religioni differenti, dove l’intervento umano può manifestarsi con sensibilità e rispetto.

«Guardare l’Italia dal mare implica un cambiamento di prospettiva, la necessità di ripensare il progetto del confine tra terra e acqua come sistema integrato di architetture, infrastrutture e paesaggio. Questo confine è il luogo privilegiato dove si possono testare nuove pratiche, che vanno dall’elaborazione sperimentale di nuovi usi, alla creazione di nuove comunità, dallo studio di nuove tematiche, all’assunzione di elementi di senso per individuare nuovi significati», dichiara la curatrice Guendalina Salimei.

Il Padiglione Italia sarà accompagnato da un programma pubblico intitolato Il mare dell’intelligenza. Dialoghi, articolato in numerosi appuntamenti organizzati in luoghi legati alla cultura veneziana e internazionale. Molti di questi sono organizzati con alcune delle principali università italiane, tra cui la Sapienza di Roma, l’Università Politecnica delle Marche (nell’ambito del progetto Ancona Waterline Lab Reconnections), lo Iuav di Venezia con (In)Visible Borders. Workshop, e il Politecnico di Milano per il secondo appuntamento con Cluster portuali in transizione. Le collaborazioni si estendono poi ad altre città marittime, tra cui Messina, Taranto, Crotone e Olbia, che ospiterà presso il Teatro Michelucci un incontro incentrato sulle attività di promozione del territorio messe in atto dalla municipalità e dalle realtà locali impegnate nella ricerca sul mare.

In copertina: © Courtesy of La Biennale di Venezia

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Luigi Rucco
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