14-09-2020 Paola Pierotti 2 minuti

L’Enpam fa cassa, efficientando la gestione del suo maxi-portafoglio immobiliare

L’ente di previdenza di medici e odontoiatri presenta il piano da 1 miliardo di euro per 1 milione di mq di superficie

«Parlando di immobiliare non vogliamo fare ‘value added’, ma abbiamo ritenuto di mettere sul mercato una quota del nostro portafoglio, in gestione diretta»
Alberto Oliveti

La cassa privata dei medici e dentisti mette sul mercato il suo patrimonio immobiliare e nell’ambito del forum Scenari Immobiliari (Santa Margherita Ligure, 11-12 settembre 2020) aggiorna l’iter del suo maxi-piano, il cosiddetto “Project dream”, da 1 miliardo di euro, per oltre un milione di metri quadrati. 

L’Enpam, ente nazionale di previdenza dei medici e degli odontoiatri, si è presentata al forum del real estate con il suo presidente Alberto Oliveti che ha raccontato in pillole la mission istituzionale. «Siamo la più grande cassa privata italiana con oltre 360mila iscritti, dobbiamo fare previdenza ed è evidente che i tempi sono cambiati: per noi essere smart significa adattarsi al cambiamento, evitare di correre il rischio di estinzione, cambiare rotta rispetto ai vecchi sistemi previdenziali che non possono più tenere con il solo patto generazionale». Oliveti parla di attività di welfare con altre casse, di tutela della qualità del lavoro e di formazione, e per fare tutto questo servono investimenti. Da qui l’idea di intervenire sul patrimonio, che nell’ultimo bilancio, a dicembre 2019, valeva 23 miliardi di euro, con 82 cespiti compresi quelli ad uso strumentale. 

«Enpam – ha spiegato Oliveti – ha un rapporto attivo con una ventina di sgr, investe e in alcuni casi gestisce attraverso la sua Enpam Real Estate una quota del suo patrimonio. In generale cerchiamo investimenti core con una buona redditività nel tempo». 

Oliveti richiama l’attenzione sul tema della comunità e sottolinea quanto sia centrale portare «sensibilità sociale anche nel campo immobiliare». E guardando al futuro dice «tutto quello che è prossimità nel territorio, è la prossima scommessa. Bisogna favorire le professioni anche per supportarle con le giuste infrastrutture, per le loro attività operative. In partnership con altre casse stiamo anche lavorando – anticipa Oliveti – ad un progetto della casa delle professioni. In generale, parlando di immobiliare non vogliamo fare ‘value added’ – ribadisce – ma abbiamo ritenuto di mettere sul mercato una quota del nostro portafoglio, in gestione diretta». 

Da qui il Project dream, 1 milione di mq di immobili, per il 70% a Milano, una buona quota a Roma e altri in Veneto, molti anche nell’hinterland delle grandi città italiane. Si tratta di asset direzionali, 31 immobili per una superficie di 520mila mq, a cui si aggiungono 17 edifici residenziali per 250mila mq di superficie e 10 strutture ricettive per altri 145mila mq. Ad integrazione anche 5 asset retail, un asset logistico e una caserma. Entro il 30 settembre arriveranno le offerte da parte di una quarantina di soggetti coinvolti dall’advisor Deloitte. Seguirà la fase dell’offerta vincolante per decretare il vincitore entro l’anno. 

 

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Paola Pierotti
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